Rimini. Reati denunciati sul Sole24Ore, statistiche ‘corrette’ dal turismo. Gnassi ‘Ma senso di insicurezza c’è’

Rimini. Reati denunciati sul Sole24Ore, statistiche ‘corrette’ dal turismo. Gnassi ‘Ma senso di insicurezza c’è’

RIMINI. Le classifiche del Sole24Ore spesso non fanno ‘onore’ al territorio di Rimini, in quanto si dimentica spesso che il territorio è interessato da un fenomeno turistico importante che, rispetto alla popolazione residente, altera quindi significativamente i dati. Ultimo il rapporto sui reati denunciati rispetto alla popolazione, in merito al quale il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha consegnato una dichiarazione nella quale, pur evidenziando come la ‘correzione’ dei dati rispetto al turismo stavolta sia evidenziata, ha affermato come ci sia sul territorio un crescente senso di insicurezza. 

“Il penultimo posto della provincia di Rimini nella graduatoria dei territori italiani in cui, durante il 2013, si è registrato il maggior numero di reati denunciati in rapporto alla popolazione è, purtroppo, una consuetudine che viene avanti senza sbalzi (ultima o penultima, massimo terz’ultima posizione) sin dagli esordi (1998) dell’analisi statistica. In 15 anni l’unica concessione ragionata ai dati, dopo miriadi di proteste e distinguo da parte degli Enti locali, si traduce più o meno in una legenda, un asterisco, in calce. Quello che riporta oggi il quotidiano economico ‘il Sole 24 Ore’, spiegando come la provincia di Rimini debba costantemente questa posizione statistica a) al mancato calcolo della ‘correzione turistica’, e cioè dei residenti all’anagrafe (335 mila) e di quelli effettivi (dovuti agli oltre 15 milioni di presenze turistiche all’anno)); b) a un territorio che è ‘fonte di reddito’ e dunque attrae maggiormente anche i malintenzionati. Se, con un ragionamento semplice, aggiungiamo come la propensione alla denuncia esprima comunque un segnale di fiducia nel lavoro di contrasto da parte delle forze dell’ordine e dell’istituzione (si vedano, di converso, le performance positive per la statistica di numerose province del sud, afflitte da problemi enormi di criminalità macro e micro), e la singolare e unica vicinanza a uno Stato straniero, si ha un quadro di giudizio più completo. 

Ma tutto questo, pur se corretto e ineccepibile, non esaurisce la questione di fondo e cioè l’incremento delle denunce per alcune tipologie di reato che anche sull’intero territorio riminese, costa e entroterra indifferentemente, stanno provocando un crescente senso di insicurezza. Uno tra tutti i furti nelle abitazioni, a Rimini come in Valmarecchia o in Valconca o nelle città sul mare. Non nascondiamoci dietro a un dito, il problema c’è, esiste, ed è sì parente stretto della crisi economica nazionale che incrementa le fasce di povertà e di marginalizzazione ma figlio dei continui tagli dello Stato centrale ad organici e dotazioni delle forze dell’ordine. Solo la collaborazione e il senso di responsabilità delle emanazioni territoriali e degli Enti locali, che ormai quotidianamente ‘mettono a disposizione’ le loro Polizie municipali per compiti di ordine pubblico che vanno bel oltre il mansionario, impedisce che la situazione peggiori ulteriormente. Ma è chiaro che questo gioco allo ‘scaricabarile’ non possa durare più a lungo. Ormai da 30 anni la provincia di Rimini sta chiedendo il potenziamento permanente degli organici di polizia e la ‘promozione’ della sua Questura, ora formalmente relegata a una fascia inadeguata. E questo in virtù della particolarità di questo territorio, molto più esposto di altri, specie in alcuni mesi dell’anno, alle potenziali incursioni della malavita. Per tutta risposta, abbiamo avuto la mancata risoluzione del problema della fascia e anche della nuova sede della Questura, rinforzi estivi per periodi sempre più limitati, mezzi senza carburante, richieste ministeriali (nel 2010) a che fossero i Comuni a provvedere a pagare benzina, alloggio e perfino biada per i cavalli delle forze dell’ordine. Come dire: cari amici, lo Stato non c’è, arrangiatevi. Ripeto, solo grazie all’impegno e agli sforzi degli uomini che comunque nella provincia di Rimini ci lavorano e ci vivono si riesce ogni anno a tenere, sempre più faticosamente, assieme la strategia della prevenzione e del contrasto. Davanti, è bene dirlo, a una delinquenza che, come molte cose odierne, sta cambiando atteggiamento e pelle, molto più spregiudicata e molto più ‘cattiva’ (magari perché ‘disperata’). Io vedo questo come primo fronte di intervento urgente: una decisa sterzata delle politiche della sicurezza, investendo e non tagliando su di esse, sfrondando anche ambiguità legislative che poi nei Tribunali si traducono in sentenze penalizzanti la comunità (penso ad esempio a tutto il tema della prostituzione in strada). Si può, poi, anche discutere di politiche urbane, di migliorare nelle aree metropolitane quartiere alienanti e privi di servizi, ma essendo ben consci di qual sia lo stato finanziario degli Enti locali che queste cose poi dovrebbero attuarle. E ritorniamo quindi all’emergenza iniziale. 

Infine un suggerimento che vale come consiglio e stimolo: visto che i numeri forniti al ‘Sole 24 Ore’ sono quelli del Ministero dell’Interno, invito quest’ultimo- alla luce delle peculiarità sociali e economiche della provincia di Rimini- a non attendere un secondo in più a dare risposta a tutte le richieste inevase del nostro territorio, in termini di irrobustimento delle forze dell’ordine. Anzi, visto che si sta discutendo di un radicale riassetto istituzionale, credo e spero non sia neanche più in discussione come, in un eventuale accorpamento di area vasta delle funzioni in materia di pubblica sicurezza, sia Rimini l’indiscutibile ‘hub’. Mi auguro che il Ministro Alfano sia rapido a rispondere positivamente a queste istanze territoriali che hanno precedenza rispetto a tutte le altre: classifiche o non classifiche, diteci se si vuole dotare Rimini di una Questura che abbia una classificazione adeguata, se la Prefettura rimarrà come effettivo strumento operativo, se ogni anno dobbiamo ripetere il trito tiramolla dei rinforzi.”.

Comunicato Stampa


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