Federico Rossi, Nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): Pale e ruspe in azione un po’ ovunque. Tabula rasa al Turquoise e al bagno 20: via anche le siepi / Come ti smonto la spiaggia / Bagnini al lavoro per tirare giù tetti dei gazebo, pedane, campi da beach / “Sanare tutto costa troppo”. Ancora in piedi giochi per bambini e bocce
Smontare piuttosto
che sanare. Questa è la soluzione
per cui pare aver optato la
maggior parte dei bagnini riminesi,
disposti a privarsi di servizi
anche molto richiesti dalla
clientela pur di non sostenere la
spesa necessaria – si parla in
media di 40.000-50.000 euro a
stabilimento – per mettersi in
regola. E in effetti al momento
solo 4-5 sono gli operatori che
hanno presentato domanda per
ottenere l’autorizzazione paesaggistica.
Quasi ovunque
quindi gazebo e pedane non a
norma, come quelle ad esempio
che circondano i campi da bocce,
sono state tolte e lì dove ancora
non si è proceduto in tal
senso lo si farà comunque entro
sabato, giorno che segna l’inizio della stagione balneare e
quindi ultima data utile per fare
interventi sulla spiaggia. Qualche
bagnino poi ha già provveduto
anche a demolire il campo
da basket.
E’ il caso del bagno
31: “Lo abbiamo fatto a malincuore,
ma non c’era davvero altra
strada –dice il titolare dello
stabilimento – Per sanarlo
avremmo dovuto pagare una cifra
pazzesca: 80 euro al metro
quadro. Certo, sarà un duro
shock per i nostri clienti e in particolare
per i tanti ragazzini che
d’estate erano soliti farvi partite
interminabili. E tra l’altro non
sarà purtroppo l’unica cosa che
mancherà quest’anno. Abbiamo
infatti dovuto levare anche il
tetto del gazebo, altro servizio
gettonatissimo dalle nostre famiglie,
specialmente nei weekend.
Abbiamo per il momento
invece tenuto i pali in attesa di
capire se e come installare una
nuova copertura questa volta a
norma”.
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