Rimini San Marino, camorra. Le motivazioni del processo Vulcano

Rimini San Marino,  camorra. Le motivazioni del processo Vulcano

Rimini, Tribunale.  Il Gruppo Antimafia Pio La Torre su Il Fatto Quotidiano: note le  Le motivazioni del processo “Vulcano”.

(…) Ad essere evocati sono i ben noti contesti criminali della camorra campana e con
loro tutta la serie di conseguenze che la coppia avrebbe subito qualora non
avessero assecondato le richieste dei “creditori”. Fondamentale, secondo i
giudici riminesi, l’incontro del 4 e 5 novembre 2010 presso un bar di Miramare
di Rimini, dove una delle vittime viene portata al cospetto di Giuseppe “Zio
Peppe” Mariniello
, considerato il boss dell’omonimo clan camorrista di Acerra.
Qui il capo-clan, omaggiato dagli altri uomini del gruppo, avrebbe ricordato
all’imprenditore di dover pagare il debito, sottolineando che così fanno gli
“uomini d’onore”.
Nella vicenda fa poi la sua comparsa il terzo “gruppo
criminale” individuato, quello più spiccatamente espressione del clan dei
Casalesi (tant’è che uno degli imputati è quel Massimo Venosa, membro
dell’omonima famiglia, già indicato da diversi pentiti suoi familiari come
membro apicale del sodalizio)
. (…)

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articolo
, Gruppo Antimafia Pio La Torre, Il Fatto Quotidiano

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