Andrea Rossini – Corriere Romagna: Sequestrati per equivalente ai fini della confisca terreni, auto e conti correnti per più di due milioni e 600mila euro: la ditta “cartiera” aveva una sede fantasma /
Frode carosello, contabile nei guai /
Oltre al ragioniere denunciato imprenditore: fatture false con San Marino per 6 milioni di euro
RIMINI. Nuova operazione della Guardia di finanza di Rimini, a garanzia degli operatori corretti e contro concorrenza sleale e alterazione delle regole di mercato. Stavolta, però, per smascherare l’ennesima frode carosello con San Marino, si è partiti dall’individuazione del consulente che, secondo gli investigatori, l’aveva imbastita, un ragioniere di 61 anni. Assieme al contabile è stato denunciato a piede libero anche l’imprenditore che più di ogni altro si sarebbe avvalso della sua consulenza per le operazioni truffaldine. Si tratta di un 47enne originario di Terni, ma da molti anni residente a Rimini. Entrambi devono rispondere dell’accusa di frode fiscale (utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione).
Il pm Gemma Gualdi, sulle risultanze delle indagini, ha potuto chiedere e ottenere all’autorità giudiziaria l’emissione di un apposito decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla “confisca per equivalente” di beni e disponibilità finanziarie sino all’ammontare complessivo dell’imposta evasa, stimata in oltre 2.640.000 euro a carico di entrambi gli indagati. Sono scattati sigilli a terreni, quote di società, autovetture, e conti correnti. Il giro di fatture false con la Repubblica di San Marino, per la vendita di bevande alcoliche, è pari a oltre sei milioni di euro (ma ne sarebbero state utilizzate per almeno dieci milioni di euro). (…)
