Rimini. ‘Schiavi’ negli alberghi: dopo Striscia la Notizia, Rinaldis (AIA) replica, ‘Non si può generalizzare’. NQ di Rimini

Rimini. ‘Schiavi’ negli alberghi: dopo Striscia la Notizia, Rinaldis (AIA) replica, ‘Non si può generalizzare’. NQ di Rimini

Federico Rossi-Annamaria Gradara – NQnews di Rimini: Galvani (FdS) e Pazzaglia (Sel): “Il protocollo sul lavoro irregolare frenato dall’Aia”. L’assessore Soldati: “Il tavolo già convocato” / “Sfruttamento sistematico” / I sindacati: “Ogni anno centinaia di segnalazioni / Ai lavoratori consigliamo di dire il vero agli ispettori” / La presidente dell’Aia imbufalita con Striscia la Notizia: “Chiedo il diritto di replica, non si può generalizzare” / “Non sono schiavi, ci sono regole” / Gli albergatori difendono il sistema: “I contratti prevedono turni anche di 12 ore e poi recuperi / Il personale va gestito a seconda dei picchi di stagione, quando non c’è lavoro va mandato a casa” 

RIMINI. “Quello del lavoro sfruttato nelle strutture alberghiere della riviera è un fenomeno sistemico, di cui il cartello formato da alcuni albergatori del territorio per reclutare personale a basso costo nei paesi dell’est Europa da mediatori italiani su cui sta indagando la Procura rappresenta solo l’aspetto più grave”. La denuncia, all’indomani del fascicolo d’indagine aperto dalla procura ma anche del servizio di Striscia la Notizia in cui si è ritornato nuovamente sul tema dei lavoratori stagionali arriva direttamente da sindacati e Provincia. Sindacati all’attacco. Durissime in particolare sono state le parti sociali: “Il fenomeno, che riguarda peraltro anche tutto l’indotto, quindi non solo gli alberghi, è radicato da decenni ma è negli ultimi cinque anni – sottolinea Gianluca Bagnolini della Fisascat-Cisl- che la situazione si è aggravata pesantemente. Come dimostrano le centinaia e centinaia di lavoratori, donne e stranieri in testa, che si rivolgono a noi tutti gli anni a partire proprio da questo periodo segnalando le indecenti proposte che sono state fatte loro dagli albergatori. (…)


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