(da “Il Corriere di Romagna”) Il coordinamento regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà vuole che il circolo di Rimini appoggi la candidatura di Andrea Gnassi (Pd) alle prossime elezioni comunali.
Pazzaglia e compagnia bella però non accettanno compromessi e vogliono andare avanti lo stesso.
Il coordinatore comunale Paolo Severi, il presidente del Comitato di garanzia comunale Jader Viroli, il capogruppo in consiglio Eugenio Pari, il consigliere comunale Giorgio Giovagnoli e il candidato sindaco Fabio Pazzaglia non si smuovono dalla loro decisione presa: “Se il simbolo non ci venisse concesso sarebbe gravissimo, assurdo. Vogliamo evitare un sopruso, un’aggressione. Se la direzione nazionale si azzarda a prendere una decisione di tipo staliniano, siamo pronti a sollevare un polverone nazionale”.
L’articolo 7 dello Statuto di Sel infatti dice che i circoli hanno autonomia decisionale tant’è che i circoli di Napoli e Rovigo non hanno seguito le indicazioni del coordinamento nazionale.
Secondo alcune voci di corridoio, dietro a questa manovra ci sarebbe un grosso personaggio del Partito Democratico di Sinistra.
Pazzaglia non si arrende e ha detto di voler andare sino in fondo con la lista civica “Fare Comune”.
Il partito vendoliano non considera il Pd come un nemico però non intende negoziare temi importanti come l’ambiente, il welfare e l’urbanistica.