Rimini. Senatore Foschi contro la casta che non molla

Rimini. Senatore Foschi contro la casta che non molla

Simone Mascia di Corriere Romagna Rimini: Il Senatore Foschi contro la casta che non molla /«Voglio un taglio del mio vitalizio da vent’anni
Mi viene impedito, devo fare beneficenza»
/ Nonostante le battaglie, il senatore
ha subito anche le “beffe” degli
aumenti, l’ultimo a giugno: da
4.880 euro a 5.233
La sua amarezza: «Lo Stato non
vuole indietro i miei soldi»

L’ex senatore della Dc
Armando Foschi, in carica
a Roma dal 1979 al 1994,
è uno dei precursori, documenti
alla mano, tra i
politici che hanno provato
a ridurre gli importanti
assegni di pensione in
arrivo tutti i mesi ai parlamentari.
Una delle prime
uscite pubbliche risale
al 26 aprile al 1991,
quando era esplosa la polemica
in merito a un
provvedimento che avrebbe
aumentato i vitalizi
di circa un milione e
mezzo di lire. Lui, ancora
in carica, si era esposto:
«Condivido pienamente
il blocco degli aumenti ai
parlamentari – si tratta di
un ulteriore colpo alla
credibilità della classe
politica». Ma si era mosso
anche nel concreto, in
q ue ll ’occasione, «ristrutturando
e rapportando la
retribuzione, in parte significativa,
alle reali presenze
in Parlamento».
Foschi, allora come in
seguito, veste i panni di
Don Chisciotte e la sua
battaglia contro il Palazzo
si trasforma in una
contro i mulini a vento.
Però non demorde, continua
invano a portare avanti
lo “scontro”. Anche
quando quel vitalizio inizia
ad arrivargli a casa.
Ci si potrebbe chiedere
perché si incaponisce. La
risposta la dà lui stesso:
«Sono consapevole del
trattamento di privilegio
accordatomi ma vivo in
uno stato d’animo di disagio
in mezzo all’ac uto
dramma sociale»
. (…)

Senatore Armando Foschi

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