Lucia Paci – Corriere Romagna: L’attività illecita aveva permesso al 51enne kosovaro di mettere da parte una fortuna, depositata tra banche svizzere e del suo paese di origine / Villa, auto di lusso e conti correnti / Sequestrato il “tesoretto” del boss / Agim Gashi è in galera, nel mirino le proprietà della moglie e dei figli: 300mila euro
RIMINI. La polizia ha sequestrato villa, macchine e conti correnti per un valore di 300mila euro alla famiglia del “Re dei re del traffico di stupefacenti”. Così era soprannominato Agim Gashi, 51enne kosovaro che “vanta” legami con mafia e n’drangheta.
Arrivato in Italia negli anni Ottanta, con i proventi dello spaccio (eroina e cocaina) contribuiva a finanziare la guerra del Kosovo contro i serbi. Senza dimenticare i suoi interessi personali. L’attività illecita, infatti, gli aveva permesso di mettere da parte una fortuna, depositata tra banche svizzere e del suo paese di origine. Ma è a Rimini che i suoi familiari (moglie e figli) avevano investito parte di questi proventi. E’ stato grazie a una meticolosa indagine della divisione Anticrimine della questura che si è tracciato questo flusso di denaro e, riscontri alla mano, il gip, su richiesta del pm Marino Cerioni, ha disposto il sequestro preventivo, già confermato dal tribunale del Riesame, di un immobile, due auto (Mercedes e Alfa Romeo) e conti correnti per un valore di circa 300mila euro. (…)