Annamaria Gradara – Nuovo Quotidiano di Rimini: Sono 15.500 gli immobili non locati censiti nel Comune. Oggi si paga in media dagli 800 ai 1600 euro di imposta comunale / Stangata sulle seconde case sfitte / A Rimini coinvolte circa 22.500 abitazioni, 7.000 sono in comodato gratuito / Oltre all’Imu si pagherà più Irpef. Possibili aumenti fino a oltre 300 euro
RIMINI – Dopo il “regalo” dell’Imu scoppia il caso seconde case. Quelle cosiddette “a disposizione”, ovvero gli immobili sfitti e in comodato gratuito. Sono bastate alcune notizie e simulazioni pubblicate ieri da alcuni dei maggiori quotidiani nazionali (Corriere della Sera e Sole 24 Ore in primis) per fare scatenare una generale fibrillazione. Analizzando la bozza del provvedimento varato mercoledì dal Governo Letta, si scopre infatti che se i proprietari di prima casa possono tirare un sospiro di sollievo, così non è per chi possiede seconde case “a disposizione”, ovvero non affittate. Rientrano nella categoria anche le case al mare o in montagna, così come gli immobili concessi in comodato gratuito a figli o altri parenti. Per tutte queste, il provvedi – mento del Governo prevede infatti il ritorno del prelievo Irpef, ovvero del calcolo della rendita fondiaria dell’abitazione da sommare all’imponibile Irpef, anche se nella misura del 50%. In realtà, ieri con una nota Palazzo Chigi si è affrettato a precisare che quanto finora uscita è frutto di “indiscrezioni che si riferiscono a bozze circolate nei giorni scorsi e che non faranno parte del provvedimento che sarà in Gazzetta Ufficiale”. Gli uffici ministeriali sarebbero di fatto al lavoro per limare la norma. Il che significa che è difficile, in questo momento, quantificare gli effetti, ma la sostanza resta. E l’impatto si farà sentire anche sulle circa 22.500 abitazioni “non locate” del Comune di Rimini.