Sta facendo il giro del web la vicenda della finta chiamata di aiuto al 118. Una bravata messa in scena da due ragazzi nella mattinata di domenica, in via Piane, nella zona industriale di Coriano.
“Il mio amico è svenuto, non so cosa fare, per favore mandate un’ambulanza”. Con questa frase uno dei due ragazzi si è rivolto al numero di emergenza, richiedendo l’intervento di un’ambulanza. Nessun malore, in realtà: lo scopo dei giovani era quello di ottenere un passaggio dal mezzo del 118 per poter raggiungere rapidamente Riccione.
“Ragazzi, siamo sperduti in campagna, adesso risolviamo la situazione”. Al telefono con l’operatore, il giovane non riesce a trattenere le risate mentre illustra i finti sintomi accusati dall’amico. Nel giro di qualche minuto, l’ambulanza è effettivamente intervenuta in via Piane e i giovani sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale di Riccione. Il tutto è stato ripreso con lo smartphone e caricato sul social network TikTok, dove ha già raccolto decine di migliaia di visualizzazioni.
L’Ausl Romagna, con una nota, ha duramente condannato l’episodio.
“In merito al video che circola sul web, nel quale viene effettuata una chiamata alla centrale operativa 118, si sottolinea che gli operatori hanno eseguito le procedure in modo corretto e puntuale, attenendosi alle informazioni fornite dal chiamante. Allo stesso modo si sono comportati l’equipaggio, che ha trasportato il ragazzo e l’accompagnatore al Pronto Soccorso di Rimini, dove sono state effettuate le procedure di triage ed accettazione.
Dopo alcuni minuti si sono spontaneamente allontanati dal pronto soccorso stesso.
Stigmatizzando in modo assoluto il fatto, l‘ AUSL della Romagna ha proceduto con denuncia penale nei confronti dei due soggetti rappresentati nel video in quanto hanno distolto mezzi di soccorso dal loro compito di istituto e creato un allarme ingiustificato.
Il comportamento del personale AUSL è stato impeccabile, e va ricordato come, grazie all’impegno di professionisti sanitari e tecnici del sistema 118 Romagna e della rete ospedaliera dei pronto soccorso è possibile dare risposte adeguate alle reali emergenze con tempestività e qualità.
Fenomeni vergognosi ed in nessun modo giustificabili, come quello riportato nel video, devono ancora di più far riflettere sulla necessità di difendere il valore del servizio sanitario pubblico e sulla diffusione di una cultura “civica” che ne consenta il più appropriato utiilizzo”