Nuovo Quotidiano di Rimini: Indagine della polizia dopo la segnalazione della figlia di una paziente. L’uomo si spacciava per specialista in gastroenterologia / Smascherato finto medico / Individuate almeno sei pazienti, prescriveva integratori e sospendeva i farmaci salva vita Tariffe in nero fino a 100euro. Denunciato grazie anche alla “complicità” del presidente dell’Ordine
RIMINI. Quando si presentava alle sue anziane pazienti forniva delle ineccepibili credenziali da medico: ben vestito, armato della classica borsa, un ricettario dove prescriveva le medicine da assumere e vantava collaborazioni con il reparto di Gastroenterologia del Sant’Orsola di Bologna. Peccato che, in realtà, si trattava di un vero e proprio ciarlatano le cui uniche nozioni di medicina erano delle semplici chiacchiere da bar o da talk show televisivo. A smascherare il finto medico, un riminese 48enne le cui iniziali sono M.T., è stata la sezione Anticrimine della polizia che, dopo due mesi di indagini, è riuscita ad individuare l’uomo e a denunciarlo per truffa ed esercizio abusivo della professione. Tutto è partito dalla segnalazione fatta all’Ordine dei Medici da una dottoressa di Cesena la cui anziana madre era finita nella rete del ciarlatano che si spacciava per specialista in gastroenterologia ed endoscopia digestiva ma, in realtà, era un rappresentante di prodotti di erboristeria. La figlia della paziente si era insospettita per le prescrizioni, alquanto bizzarre, fatte dal finto medico che, oltretutto, aveva sospeso l’assunzione di farmaci salvavita all’anziana donna sostituendoli con integratori vari. Ad approfondire la segnalazione è stato lo stesso presidente dell’Ordine dei medici riminesi, Maurizio Grossi, che in prima persona ha voluto verificare la situazione. Dopo aver controllato la sua assenza nell’albo dei medici, ha telefonato al truffatore spacciandosi per un potenziale paziente. Ha detto di soffrire di disturbi gastroenterici e in particolare di essere anche affetto da celiachia. Dalle risposte, Grossi ha capito che quest’uomo,
con la professione medica, non aveva nulla a che vedere. La palla è passata così all’Anticrimine la cui indagine ha ricostruito l’intera vicenda e individuato 6 pazienti, ma si ritiene possano essere molti di più, del finto medico. Gli inquirenti hanno accertato che il 48enne visitava sempre a domicilio e che le sue pazienti erano tutte ultraottantenni. (…)
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