A Rimini le federazioni regionali di Federalberghi, Fipe, Faita e Fiavet, tutte aderenti alla Consulta del turismo di Confcommercio Emilia Romagna, vogliono passare alle vie legali per fermare l’applicazione della tassa di soggiorno.
Le associazioni affermano di avere proposto più volte ai sindaci di sfruttare le misure per raccogliere a favore dei bilanci comunali ma dai sindaci non hanno ricevuto risposte.
La concertazione tra pubblico e privati che ha contraddistinto la storia della nostra Regione a livello nazionale è improvvisamente saltata.
Ci sarà una polverizzazione della promozione turistica: ogni Comune si sentirà di fatto autorizzato a promuoversi autonomamente sui mercati vanificando il lavoro fatto in questi anni per coordinare le attività di promo-commercializzazione e la razionalizzazione degli investimenti.
Per questo motivo le associazioni scenderanno in trincea annunciando ricorsi presso le sedi opportune nei confronti delle amministrazioni comunali.
Fonte: “Il Corriere di Romagna”