Brahim Maarad, Nuovo Quotidiano di Rimini (www.nqnews.it): A Palazzo Garampi mancano almeno 18 milioni di euro per fare quadrare i conti. Pazzaglia: “Va introdotta subito” / Dopo l’estate, la tassa di soggiorno / Galvani (Fds): “E’ inevitabile. Chi non l’ha applicata se ne pentirà molto presto” / Rinaldis (Aia): “Non vogliamo trovarci l’anno prossimo anche con l’Imu massima”
Sarà tassa di soggiorno
dal primo ottobre.
Questo è ciò che ha deciso
l’amministrazione, con
l’appoggio di buona parte
del consiglio comunale.
Anzi, Fabio Pazzaglia (Sel
e Fare comune) chiede che
sia anticipata già all’estate
in arrivo. Così come tutti i
sindacati. Meno contenti
sono invece gli albergatori.
Tuttavia di questo si discuterà
in dettaglio nei
prossimi giorni (ieri il bilancio
è stato presentato ai
consiglieri di maggioranza,
oggi alle parti sociali).
Il piano. L’imposta sulle
presenze porterà alle casse
del Comune circa sette
milioni e mezzo di euro.
Una somma considerevole
che accorcerebbe la forbice
tra entrate e spese, attualmente
di 18 milioni di
euro (e che potrebbe impennare
addirittura a 27).
Non solo. L’applicazione
della nuova tassa permetterà
di alleggerire il peso
dell’Imu sui cittadini (ed è
ciò che vorrebbero tutti,
tenuto conto della stangata
in arrivo dovuta anche
all’aumento del sessanta
per cento degli estimi catastali).
[…]
La modulazione. L ‘imposta
di soggiorno sarà
applicata solo sui primi
sette giorni di vacanza, in
modo progressivo tenendo
conto del numero di
stelle. Esenti i bambini
sotto i dodici anni. Le prime
proiezioni prevedevano
da 0,70 a 0,90 euro per
una stella, da 1 a 1,50 per
due stelle, da 1,50 a 2,50
per tre stelle, massimo 3
euro per i quattro stelle e
fino ai 4 euro per i cinque
stelle.
[…]
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