Brahim Maarad – Nuovo Quotidiano di Rimini: Al tavolo anticrisi promosso dalla prefettura il prefetto Palomba ha ricordato i numeri del territorio: impennata della Cig e dei fallimenti / Via la burocrazia per uscire dal tunnel / Tra le ipotesi la creazione del “distretto turistico riminese”: vantaggi fiscali e finanziari. Il sindaco Gnassi: “Forzare il patto di stabilità, la stretta mette a rischio gli investimenti”
RIMINI. E’ ora di dare una risposta forte e concreta alla crisi. Per questo la prefettura di Rimini, guidata da Claudio Palomba, ha aperto un tavolo permanente per rilanciare l’economia sul territorio. Già ieri, durante la presentazione, sono state diverse le proposte emerse: creare il distretto turistico a burocrazia zero, impegnarsi con l’Anci per tentare di forzare il Patto di stabilità, favorire l’accesso al credito e creare più opportunità di lavoro anche attraverso la Caritas. Oltre a Palomba, parti attive l’assessore regionale al turismo Maurizio Melucci, il presidente della Provincia Stefano Vitali, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il vescovo Francesco Lambiasi. Ospiti una cinquantina tra amministratori locali, dirigenti e rappresentanti delle associazioni di categoria. Tutti accumunati dalla voglia di uscire dal tunnel e fare ripartire il territorio. Qualche idea c’è, applicarla però non sarà facile. D’altronde i numeri sono molto chiari. “I dati sul lavoro che emergono in provincia non sono affatto confortanti: un tasso di disoccupazione al 9,8%, con quello giovanile che è schizzato addirittura al 15,8% – ha sintetizzato il prefetto -. Oltre 9 milioni di ore di cassa integrazione erogate nel 2012, con un’impennata di oltre il 30% rispetto all’anno precedente; 93 imprese dichiarate fallite, anche qui con un balzo in avanti del 28% rispetto al 2011”. Naturalmente “la difficoltà di accedere a risorse rende tutto più difficile e non può in alcun modo creare condizioni di sviluppo”. A dare il colpo di grazia spesso ci pensa la burocrazia. Per questo è stato pensato un
tavolo dedicato. “Si sta esaminando la creazione del distretto turistico riminese o della riviera, che comporterebbe per le imprese una serie di vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari, ovvero l’istituzione della realtà di Rimini come zona a burocrazia zero da cui potrebbero derivare benefici per i procedimenti riguardanti le attività produttive i cui tempi di definizione sarebbero enormemente ridotti. (…)
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