Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: Marchi va dai Casetti ai domiciliari: «Non era una mazzetta ma un prestito» / Il funzionario dell’Agenzia delle Entrate sostiene che aveva concordato di rilasciare una ricevuta / E oggi i carabinieri potrebbero entrare nell’ufficio di Cesena messo sotto sequestro venerdì
(…) Marchi, che ha affidato la propria difesa agli avvocati Massimiliano Pompignoli (presente all’interrogatorio) e Massimiliano Starni entrambi del Foro di Forlì, ha infatti sostenuto che la busta bianca ricevuta e messa in tasca subito dopo aver fatto un rapido controllo del contenuto, era il prestito per far fronte a improvvise esigenze personali chiesto a quel commercialista conosciuto quattro anni fa in occasione della verifica fiscale cui aveva sottoposto l’imprenditore metallurgico cesenate, oggi titolare di due società, all’epoca alla guida di una srl che per sanare la sua situazione con il Fisco, che gli aveva contestato irregolarità per 450 mila euro, aveva concordato una sanzione da 190 mila euro coperta con un mutuo che sta ancora pagando. Il professionista, ha messo a verbale Marchi, gli avrebbe risposto di non avere i 10 mila euro di cui aveva bisogno e che per questo, a sua volta, li avrebbe domandati all’imprenditore. (…)