RIMINI.
Se Confcommercio si mette di traverso contro la nuova viabilità del
Borgo San Giuliano, CNA difende invece l’operato del Comune. Uno
‘scontro’ tra categorie economiche.
COMUNICATO CNA Leggiamo con stupore sul web il comunicato di Confcommercio sulla viabilità del Borgo San Giuliano. Non è Insomma I Ai Un Tutto Già CNA |
COMUNICATO CONFCOMMERCIO Grandissima affluenza all’incontro promosso dalla Confcommercio ieri sera presso il Ristorante Da Marco in Borgo San Giuliano. Più di 80 imprenditori si sono confrontati insieme al Presidente provinciale Indino sulle problematiche che in questo momento stanno interessando il Borgo: nuovo assetto viario; riduzione degli stalli di parcheggio; tempi di percorrenza; difficoltà di approvvigionamento merci; pericolosità degli attraversamenti pedonali; chiusura del Ponte di Tiberio. Nonostante l’esasperazione dei tanti commercianti accorsi alla riunione, il confronto è stato serio e costruttivo e ha raccolto commercianti provenienti anche dalle zone limitrofe, tuttavia strettamente connesse alla viabilità del Borgo. Presenti anche alcuni residenti, tra cui quelli di Via Toselli, preoccupati per l’accesso alle abitazioni. Dichiara il Presidente Indino “Sono stato contattato da alcuni nostri Associati del Borgo estremamente preoccupati per la situazione in cui versa la zona oggi, ma ancora di più per ciò che accadrà in futuro. Ho quindi deciso di organizzare l’incontro per ascoltare le istanze dei commercianti, associati o meno, colpiti da una trasformazione radicale del contesto in cui operano: oggi cantieri che si moltiplicano, domani opere definitive. Dichiara il proprietario della Ferramenta del Borgo “Il problema principale del Borgo non è la pedonalizzazione del Ponte, quanto la difficoltà di arrivo alle nostre attività. Mancano almeno 500 posti auto e l’intera viabilità dell’area non può gravitare attorno ad una rotonda in continuo rifacimento -perché inadeguata a sopportare il transito di veicoli di grandi dimensioni, anche di soccorso – in cui transitano 45.000 veicoli al giorno. Invece che snellire il traffico stiamo assistendo ad un aumento delle file e dei tempi di percorrenza, con fornitori che non scaricano neppure le merci per non rimanere imbottigliati. Le aree di carico/scarico poi rappresentano un ulteriore problema”. Altri problemi in Via XXIII settembre. Se alcuni imprenditori lamentano la presenza di una ciclabile che impedisce ai propri clienti di parcheggiare contestualmente all’assenza di aree di parcheggio prossime e di agevole utilizzo da parte dei clienti, altri sostengono che il newjersey previsto nella carreggiata per separare i sensi di marcia impediranno ai mezzi di grandi dimensioni di accedere e rifornire le proprie attività. Presenti anche alcuni albergatori di San Giuliano a Mare. Dichiara iltitolare dell’Hotel Ricchi “La nuova viabilità ha chiuso l’accesso storico a San Giuliano Mare, Via Zavagli, che con l’apertura di Via Tonale potrebbe rappresentare un accesso privilegiato dalla statale al mare. Basterebbe una rotonda all’incrocio con via XXIII settembre”. Gli fa eco il titolare dell’Hotel Crosal “I clienti faticano a trovarci, i cartelli informativi indicanti il mare e le attività commerciali sono rimasti sul vecchio percorso per cui inutili, le modifiche alla viabilità ci hanno tagliato fuori dai flussi dei veicoli e gli stessi nostri clienti, poi, non riescono a raggiungere agevolmente i luoghi di interesse, anche perché il traghetto non garantisce un servizio puntuale”. Chiude il Presidente Indino “La Confcommercio oggi ha raccolto con grande attenzione le richieste dei commercianti intervenuti e se ne farà portavoce (come deve essere per un’Associazione di categoria) nei confronti dell’Amministrazione, cui chiedo già da ora di ascoltare la preoccupazione e in alcuni casi il grido di dolore di imprese che vivono sulla propria pelle un cambiamento epocale del contesto in cui operano. Come ho detto a più riprese, su Borgo San Giuliano come su tutte le battaglie che la Confcommercio sta conducendo, ci mettiamo la nostra faccia e il massimo impegno che possiamo profondere per preservare l’autenticità, la vivacità e di questi tempi la sopravvivenza delle imprese”. COMUNICATO CONFCOMMERCIO tratto da Newsrimini.it |