Rimini. Vitali contro la macchina burocratica che frena le imprese. Il Resto del Carlino

Rimini. Vitali contro la macchina burocratica che frena le imprese. Il Resto del Carlino

Mario Gradare – Il Resto del Carlino: «Se un’azienda vuole allargarsi servono 36 permessi: è una follia» /
Il presidente della Provincia dichiara guerra alla burocrazia-mostro

 

RIMINI. 
«OGGI se un’impresa vuole ampliarsi o concludere una qualsiasi pratica, deve ottenere il placet di ben 36 enti che formano la Conferenza dei servizi, che creano inefficienza e bloccano sviluppo e occupazione. In questo anno e mezzo di ‘extra-time’ concesso alla Provincia, comunque destinata a chiudere, saremo una spina nel fianco della burocrazia zavorra, con proposte concrete per aiutare a semplificare e velocizzare queste pratiche che uccidono l’Italia». E’ il presidente Stefano Vitali che annuncia battaglia al nemico più subdolo e pericoloso: la burocrazia. Ammette di sapere che la Provincia, salvatasi in extremis per il congelamento del governo Monti, ha comunque i mesi contati: «Spariranno tutte, evitando campanalismi». «Dall’ex Genio civile alla Sovrintendenza all’Autorità di bacino agli altri enti — continua Vitali — arrivano inefficien- ze a scapito di cittadini e imprese». Vitali annuncia a breve la divulgazione di 10 casi di imprese bloccata dalla burocrazia. Anticipa: «Se una pratica deve essere evasa in 90 giorni, non si capisce perché uno debba aspettare 9 mesi. Serve un accordo di fondo per rispettare le scadenze. (…)

 

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