La riforma della Pubblica Amministrazione della Repubblica di San Marino, una questione che, questo Governo ha ereditato dai due precedenti, il primo
ed il secondo
governo di San Marino post giugno 2006, prova a ripartire coinvolgendo i partiti di opposizione.
Lo hanno detto oggi in conferenza stampa i I Segretari di Stato, agli Interni, Valeria
Ciavatta, all’Industria, Marco
Arzilli, e alle Finanze, Pasquale
Valentini.
La riforma prevede la separazione dei poteri, attribuendo alle Segreterie di
Stato le funzioni di indirizzo e controllo e alla PA l’autonomia gestionale.
Adotta un modello organizzativo in cui sono chiari i ruoli e le responsabilità,
si realizza il coordinamento, si favorisce l’innovazione, sono superati fattori
di rigidità strutturali, organizzativi e del rapporto d’impiego (come i
mansionari). Sono queste “leve” affinchè l’amministrazione segua rapidamente
l’evoluzione della società, adotti standard oggettivi per le prestazioni e
l’efficienza, sia aperta verso l’esterno e riconosca il ruolo dell’utenza. Il
progetto di legge istituisce una cabina di regia: la Direzione Generale della
Funzione Pubblica composta da tre membri che sostituirà la figura del Capo del
Personale e presidierà tutte le materie “trasversali” come quelle sul personale,
sull’organizzazione del lavoro, sulla comunicazione, sull’uso della tecnologia e
sui progetti di innovazione organizzativa.
Vedi comunicato
ufficio stampa Congresso Stato