Risposta a Forum dei Giovani

Risposta a Forum dei Giovani

Cari ragazzi del Forum dei Giovani,

finalmente un sussulto di orgoglio e di dignità. Finalmente possiamo
sperare che l’apatia sia finita e con essa la narcosi da benessere che
ha paralizzato la coscienza di questo Paese per almeno due decenni.
Deliberatamente non abbiamo qualificato di che coscienza si tratti, se
civile, politica, democratica, sociale o culturale, per la semplice
ragione che stiamo parlando di un problema di coscienza, e basta.

Avete ragione a sostenere che, per quanto vilipesa e aggredita, la
Repubblica è in torto. Se vogliamo passare dalla parte della ragione
dobbiamo avere il coraggio e l’onestà di ammettere una serie di colpe.
Sono anni che il Paese vive al di sopra delle sue possibilità. Vi sono
centinaia di individui che nel giro di pochissimo tempo hanno accumulato ricchezze milionarie con l’assalto
sistematico e incontrollato alle risorse sovrane dello Stato fino a
sfiancare i famosi capisaldi: differenziali fiscali, anonimato
societario, segreto bancario. Il connubio politico affaristico ha
fatto il resto. Ha permesso il consolidarsi dei famosi poteri forti
che hanno finito per colonizzare, con la complicità e l’assenso della
peggiore politica, interi settori dello stato, ovviamente i più
lucrosi: il territorio, la finanza, le comunicazioni e, prima del
2006, i giochi.

La politica non è stata in grado di tutelare le nostre risorse perchè
il miraggio della ricchezza facile ha letteralmente divorato ogni
remora di carattere etico e il pi� elementare buon senso. Il circolo
vizioso innescato dallo scambio clientelare ha funzionato come
meccanismo di redistribuzione della ricchezza pubblica. In questo modo
concessioni arbitrarie e massicci reclutamenti di personale nella PA
in cambio di voti hanno offerto benessere collettivo, ma anche
successo e stabilità alle leadership politiche.

Tutti sapevano da dove venivano i soldi e tutti hanno continuato a
chiedere di pi�. Le colpe? Sarebbe cos� bello e rassicurante dare la
colpa ai soliti cattivi politici, purtroppo nello scambio clientelare
bisogna essere in due ed entrambi consapevoli.

Solo uno sparuto manipolo di cittadini, i più saggi, i più onesti fra
noi, avevano coscienza di quanto fossero fragili le basi del nostro
benessere e pericolose per il nostro futuro. Ma incassa più voti la
sordit� morale che un imperativo della coscienza. E così le forze
politiche migliori non sono ancora riuscite a coagularsi e a dare ai
loro richiami all’etica, alla trasparenza, alla superiorità
dell’interesse pubblico, una potenza almeno pari a quella
irrefrenabile, dinamica e selvaggia sviluppata dagli interessi
economici particolari.

Per fortuna una parte del Paese vive del frutto del suo lavoro e del
suo ingegno e non ha bisogno di avventure, ed è con questa che
possiamo realizzare la San Marino che voi disegnate nella vostra
lettera. Fra le vostre affermazioni compare una frase chiave: “siamo
disposti a mettere in discussione il nostro benessere, pur di
costruire un sistema onesto, nel nome della legalità e della
trasparenza”.
Questa è un’autentica, meravigliosa novità. Assuefatti come siamo al
desolante panorama dove dominano i disvalori degli egoismi
particolari, la disponibilità alla rinuncia di un vantaggio personale
o di una condizione privilegiata per raggiungere un traguardo comune
assume i connotati e la forza di un vero programma politico, con
concrete possibilità di successo purchè voi giovani non siate i soli a
pagarne le spese come già state pagando.

La crisi economica mondiale c’è adesso, ma da quanto tempo i giovani
sammarinesi sanno che per un impiego in banca o nella PA non serve il
merito ma la tessera giusta. E lo stesso vale per i giovani
professionisti, architetti, avvocati, geologi, ingegneri in inutile
attesa di commesse che si spartisce una elite di privilegiati.
Quelli poi che hanno la fortuna di lavorare versano contributi
pensionistici per pagare alle generazioni precedenti pensioni d’oro
che loro stessi, a fine carriera, potranno solo sognare. Il Paese è
pieno di scatoloni vuoti e di cantieri, ma poco o niente è pensato per
il tempo libero dei giovani, per coltivare le loro passioni, per la
loro cultura, anche solo per una vita normale di relazioni.
Già difficile guadagnare la considerazione degli altri, e dopo
averla perduta ancora più difficile. Il primo passo sarà riacquistare
stima e fiducia in noi stessi e rivedere i nostri schemi mentali e
politici. Soprattutto mettere al centro del nostro pensiero e del
nostro impegno un interesse superiore dal quale sono escluse le nostre
individualità di persone o di parti.

Avete chiesto anche a Sinistra Unita di rispondervi: un progetto
politico lo abbiamo, ci battiamo per la trasparenza e l’onestà del
sistema sammarinese, prendiamo le difese dei più deboli perché
sono sempre i primi a rimetterci e perché non hanno molti
strumenti per difendersi, stiamo dalla parte dei lavoratori perché
sono loro che si accollano la fatica più grande, sosteniamo i diritti
civili e l’uguaglianza perchè la politica non puà parlare solo di
economia ma anche della vita delle persone.
Non � vero che la politica non ha idee, solo occorre che cominci a
perseguirle con coerenza e determinazione. E poi serve una società
civile che la incalzi, la controlli, la stimoli, esattamente come
state facendo voi in questo momento. Ma non fermatevi a questo, fate
politica mantenendo la vostra integrità morale e intellettuale, fate
massa critica e alzate la voce.
Bravi continuate così.
Nessuno in questo modo non potrà permettersi di ignorarvi.

Sinistra Unita

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy