Risposta ad Ap sul rinnovamento

Risposta ad Ap sul rinnovamento

Ho letto con stupore e non senza un senso di profonda amarezza le esternazioni che Andrea Zafferani, Mattia Guidi e Fabrizio Perotto, giovani di Alleanza Popolare, hanno voluto esternare attraverso Facebook (oggi 01 marzo 2010 pubblicato sul quotidiano Tribuna), a margine di quanto ho scritto ed inviato ai media lo scorso venerdì 26 febbraio, avente per titolo > (non certamente di difesa a Gatti come interpretato ancora su Tribuna del 27 febbraio). Auspicando, anche io come fanno loro, che le offese e l’attacco frontale al movimento Noi Sammarinesi (che tra l’altro rappresento) e a alla mia persona, non sia la voce ufficiale di AP, non posso che prendere atto della loro “libera interpretazione”, peraltro anche a dir poco arrogante, di un articolo che voleva dire tutt’altra cosa e non era certamente in difesa dei dinosauri e tantomeno un tradimento rispetto alle promesse fatte ai nostri elettori. L’obiettivo, semmai, era quello di richiamare tutti alla realtà ed alla sobrietà che si conviene quando si hanno responsabilità di governo, e in modo particolare di uscire dal martellante clamore mediatico per dedicarsi ai gravissimi problemi del Paese, tenendo conto però che il dialogo politico deve essere portato avanti fra i responsabili dei partiti che compongono la maggioranza, nel pieno rispetto anche delle risposte date dai cittadini elettori ai vari inviti tesi al rinnovamento della classe politica. Ogni partito deve fare i propri ragionamenti al proprio interno e credo serva a poco, quando poi si parla di partiti o movimenti alleati, che ognuno faccia poi corpo a sé. Voglio ricordare ancora che dopo le elezioni ogni partito ha scelto e proposto i propri candidati per il Congresso di Stato, poi votati dalla maggioranza. Da questo deriva, anche per necessità di rispetto, che sono sempre i partiti o le singole persone dei partiti a dover fare e proporre delle scelte.
Nessuno può pretendere di ottenere un risultato in casa di altri, specie se al posto del confronto democratico nelle sedi deputate si usa lo strumento delle grida, quando non anche delle offese o della denigrazione pubblica. Questa non è difesa né di Gatti né di nessun’altro. E’ semplicemente democrazia e rispetto. Mi chiedo se per caso questi giovani di AP non si fidino dei loro rappresentanti in seno all’esecutivo, oppure se la loro è soltanto fame di visibilità, con l’aggravante di sentirsi -loro- i veri e soli detentori della verità e del bene di questa Repubblica.

Gabriele Gattei /Coordinatore di Noi Sammarinesi

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy