Risposta agli insulti ad Ap

Risposta agli insulti ad Ap

Ancora insulti

Il PSD ha iniziato la campagna elettorale con insulti, attacchi personali e basse speculazioni politiche e ora, insieme ai Democratici di Centro e a Sinistra Unita, la conclude nello stesso vergognoso modo.
Da parte nostra fatti, proposte e denunce sempre documentate, come nell’ultima polemica relativa alla politica estera ed alla riunione della Commissione mista italo-sammarinese svoltasi a Roma lunedì scorso. Da parte del PSD e della sua coalizione solo offese, livore e denigrazione, come ampiamente dimostrato dall’ultimo comunicato di Riforme e Libertà e dalla conferenza stampa svoltasi oggi.
Non vogliono sentirsi dire che non è vero che l’accordo di cooperazione era pronto per la firma in quanto il ministro Tremonti non ha mai dato il suo benestare e forse non l’ha nemmeno visto, ma questa è la realtà; non vogliono sentirsi dire che i rapporti con l’Italia sono molto tesi e addirittura deteriorati, come hanno sostenuto i membri della delegazione italiana nella riunione di lunedì scorso, che a loro avviso siamo esposti al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, che l’incontro non ha prodotto alcun risultato significativo anche perché le banche sammarinesi sono state dichiarate e rimangono banche extra comunitarie e per trasferire denaro fra i due paesi occorre passare attraverso le dogane, perché la Convenzione del ’39 e l’Accordo valutario e finanziario del ’91 in pratica non trovano più applicazione, perché la guardia di finanza continuerà ad effettuare controlli ai nostri confini, ma tutto ciò è purtroppo realtà; non vogliono sentirsi dire che l’Unità di Informazione Finanziaria istituita presso Banca d’Italia ha dato disdetta l’11 settembre 2008 del Protocollo in materia di antiriciclaggio sottoscritto con San Marino nel luglio 2001, ma anche questo è un fatto ed i cittadini sammarinesi hanno il diritto di conoscere la verità.
Soprattutto Fiorenzo Stolfi non vuole sentirsi dire che uno degli elementi scatenanti di tutto ciò è da ricondursi alla vicenda Asset Banca, che è stata più volte richiamata nella riunione romana; non vuole sentirlo dire perché con i suoi comportamenti, censurati anche dal Consiglio Grande e Generale, con la difesa ad oltranza di Asset Banca, con le pressioni esercitate sui giudici ha provocato danni enormi al nostro paese ed ha perso qualsiasi credibilità ed autorevolezza. E’ inutile che i nostri avversari si scaglino contro Tito Masi; questa è l’opinione di tutta Alleanza Popolare e, soprattutto e ancora una volta, è semplicemente la realtà come realtà, purtroppo, sono i problemi irrisolti che coinvolgono numerose nostre aziende a seguito dei rapporti difficili fra Italia e San Marino.
La situazione è grave e sottovalutarla non serve a nessuno. Occorre voltare pagina nella gestione della politica estera. Dobbiamo recuperare prestigio e per farlo sono necessari comportamenti corretti e coerenti, ma anche persone serie e credibili, di alto spessore morale.

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