Risposta di Ap al comunicato del Psd del 27 agosto

Risposta di Ap al comunicato del Psd del 27 agosto

Le bugie e le invenzioni contro Alleanza Popolare che il Psd è riuscito a concentrare nel comunicato del 27 agosto, sono il segnale poco confortante che il partito-guida ha perso la bussola, che il faro si è spento e che il soggiorno in Cina non ha prodotto alcun benefico effetto sullo spirito del suo leader, provato dallo spettro dell’opposizione e dall’abolizione delle preferenze estere.

A parte le ridicole accuse di tradimento e di accordi sottobanco (per andare alle elezioni?); a parte il comico addebito che Ap ha lasciato il potere per “mantenere il potere” (ma c’è qualcuno che è ancora sufficientemente lucido nel Psd?); a parte “la politica del fare e del non fare” che il grande segretario tira fuori quando non sa cosa dire, è stupefacente l’affermazione secondo cui Ap ha posto “continui freni e stop ogni qualvolta si cercava di attuare quelle importanti riforme di cui il Paese ha urgente bisogno”.

Quali importanti riforme? Il faro del partito-guida si guarda bene dall’elencarle. Forse per pudore e per non dover riconoscere che le sole riforme che ha saputo proporre sono quelle relative all’istituzione di due casinò, alla proliferazione delle sale per i giochi della sorte, alle residenze fiscali, alle residenze con obbligo di acquisto di appartamento, a nuove colate di cemento? Le bugie e le invenzioni contro Alleanza Popolare che il Psd è riuscito a concentrare nel comunicato del 27 agosto, sono il segnale poco confortante che il partito-guida ha perso la bussola, che il faro si è spento e che il soggiorno in Cina non ha prodotto alcun benefico effetto sullo spirito del suo leader, provato dallo spettro dell’opposizione e dall’abolizione delle preferenze estere.
A parte le ridicole accuse di tradimento e di accordi sottobanco (per andare alle elezioni?); a parte il comico addebito che Ap ha lasciato il potere per “mantenere il potere” (ma c’è qualcuno che è ancora sufficientemente lucido nel Psd?); a parte “la politica del fare e del non fare” che il grande segretario tira fuori quando non sa cosa dire, è stupefacente l’affermazione secondo cui Ap ha posto “continui freni e stop ogni qualvolta si cercava di attuare quelle importanti riforme di cui il Paese ha urgente bisogno”.
Quali importanti riforme? Il faro del partito-guida si guarda bene dall’elencarle. Forse per pudore e per non dover riconoscere che le sole riforme che ha saputo proporre sono quelle relative all’istituzione di due casinò, alla proliferazione delle sale per i giochi della sorte, alle residenze fiscali, alle residenze con obbligo di acquisto di appartamento, a nuove colate di cemento?

Sono queste le riforme osteggiate da Ap che il Psd non cita mai perché se ne vergogna? Risposta esatta.

Quanto alle vere riforme, ricordiamo che quella relativa alla legge elettorale venne presentata in seconda lettura consiliare solo perché Alleanza Popolare puntò i piedi di fronte ai ripensamenti del Psd (che intendeva rimandarne l’approvazione) minacciando il ritiro della propria delegazione al governo; che il provvedimento stralcio sulle pensioni, già licenziato dalla maggioranza, fu tenuto nel cassetto sei mesi (la Segreteria di Stato competente era del Psd) prima di approdare in Consiglio; che la legge sul “giusto processo” rimase bloccata venti mesi per l’ostracismo di due papaveri del partito-guida.
La verità è che il partito riformista non è riformista per niente. Tutto il resto sono chiacchiere insulse di chi ha tenuto sulla corda la vecchia maggioranza con i franchi tiratori e poi l’ha condannata a mesi di immobilismo nella speranza di imporre un nuovo programma di governo ad uso e consumo dei poterti forti.

Questi sono i fatti che il Psd dovrebbe cominciare a spiegare alla gente. Quanto alle scelte di Alleanza Popolare, saranno giudicate dagli elettori.

San Marino, 29 agosto 2008
Alleanza Popolare

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