Risposta sui sentieri turistici ciclopedonali. Civico10

Risposta sui sentieri turistici ciclopedonali. Civico10

Apprendiamo
con piacere che i percorsi ciclopedonali sono in via di
completamento, anche se di molti non ci pare averne visto neppure
l’inizio.

La
Segreteria al Territorio e l’Ufficio del Turismo ci portano a
conoscenza dello stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione
delle” vie verdi” della Repubblica, snocciolando numeri, distanze
e percentuali per rassicurare tutti sulla volontà del Governo di
portare a compimento questo progetto.

Peccato
che le Segreteria di Stato coinvolte non dicano nulla sui tempi di
realizzazione. Non dicano niente sugli stanziamenti già impegnati da
tempo per questa finalità e successivamente distratti su altre
opere. Non dicano niente sulla mancanza di coordinamento e di
iniziativa con i Comuni a noi limitrofi per collegare i nostri
percorsi interni alla rete di “vie verdi” delle regioni Marche ed
Emilia Romagna, perché bisogna dirlo che i progetti come quello di
Riccione e Coriano sono in piedi da 8 anni ormai, e San Marino non si
è mai interessata nonostante il coinvolgimento della sua Università.

Sinceramente
ci siamo stufati, e come noi siamo convinti anche i cittadini, di
leggere altisonanti dichiarazioni sui bellissimi progetti scritti
sulla carta, di quella “annuncite” da cui è stato colpito questo
Governo anche su investimenti e posti di lavoro.

Questi
comunicati stampa vanno emessi quando si inaugurano i percorsi,
quanto si è raggiunto l’obiettivo. E a quel punto si incasseranno
gli applausi anche da parte nostra.

Nel
mezzo meglio il silenzio del lavoro e delle azioni concrete.

Noi
siamo convinti che dotare il nostro Paese di questa opportunità
possa avere ricadute positive sia per una fruizione interna legata al
benessere dei nostri cittadini, sia in termini di promozione
turistica del nostro territorio e quindi di ricaduta economica.

Ma
il “quando”, in questo caso, è sostanza!

Magari,
caro Governo, facciamo qualche parcheggio per le auto in meno, dato
che ne abbiamo già di inutilizzati, e utilizziamo i soldi della
collettività presi a debito per dare concretezza a questo
intelligente e lungimirante progetto. Anche perché se incentiviamo e
promuoviamo questo tipo di sviluppo forse avremo anche meno auto in
circolazione.”

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy