Ritrovamento di 1200 reperti presso Biblioteca di Stato

Ritrovamento di 1200 reperti presso Biblioteca di Stato

COMUNICAZIONE ALLA STAMPA

In occasione di recenti restauri effettuati presso Palazzo Valloni, sede della Biblioteca di Stato, in uno dei depositi è stata rinvenuta una cassaforte chiusa da anni che, una volta aperta, ha restituito circa 1200 pezzi di valore storico e artistico fra cui:

– cinque disegni a china, inediti, realizzati probabilmente intorno agli anni ’30/40 dall’artista sammarinese Francesco Martelli, meglio conosciuto con lo pseudonimo di “Bico”. I disegni incentrati sul “Folclorismo musicale sammarinese” erano stati realizzati per Celio Gozi, ideatore dell’ormai scomparso Museo Musicale;

– tre antiche pistole a tamburo, di cui una reca incisa l’iscrizione “All’Eroe Gen. Giuseppe Garibaldi – confini San Marino 30 luglio ’49 – Lorenzo Simoncini”;

– alcuni anelli in metallo di cui uno con castone a mosaico che, come attesta una lettera allegata, era stato trafugato dal Museo nel 1934 e restituito anonimamente tramite i buoni uffici di un sacerdote;

– un’ascia cannone dell’Età del Bronzo, purtroppo priva della indicazione del luogo di rinvenimento, che risulta donata da Giovanni Giorgetti, forse lo stesso fondatore del nostro Museo delle Armi Antiche;

– numerose medaglie papali e poi monete, medaglie e decorazioni sammarinesi, italiane e straniere, antiche e moderne.

Inoltre una busta conteneva “oggetti avuti dal Comando della Gendarmeria dopo il furto del 29 aprile 1977” e precisamente tre medaglie papali e due monetine in argento di Età Medievale, certamente poca cosa rispetto alla cospicua raccolta numismatica dell’allora Museo Governativo, trafugata in quella circostanza e purtroppo mai più ritrovata.

Fra le monete e le medaglie d’epoca, appartenenti ad un lungo arco temporale, è stato individuato un gruzzolo composto da 313 monete di età romana. Si tratta di piccoli bronzi coniati agli inizi del IV secolo d.C., al tempo dell’imperatore Costanzo II (337-361). Il gruzzolo è forse frutto di una donazione o di una fortuita scoperta archeologica, della quale ora si cerca traccia negli archivi.

La maggior parte delle monete del gruzzolo presenta uno stato di conservazione discreto, che permette di distinguerne almeno tre tipi ricorrenti, assieme a monete che raffigurano l’imperatore Costantino I divinizzato.
Molto interessanti sono poi anche le diverse provenienze, per lo più orientali, testimoniate dalle zecche indicate nei piccoli coni, che in questo momento sono in fase di studio assieme agli altri oggetti della nuova acquisizione.

Si sta infatti procedendo al lavoro di inventariazione scientifica, coerentemente con le disposizioni della normativa sammarinese di riferimento.

Le operazioni sono condotte presso gli uffici del Museo dalla dott.ssa Anna Simoncini e, per quanto concerne la schedatura scientifica della monetazione antica, il Museo si avvale della collaborazione specialistica della archeologa dott.ssa Martina Faedi.

San Marino, 20 maggio 2010

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