Riunita l’assemblea di Upr

Riunita l’assemblea di Upr

Ieri sera si è riunita l’Assemblea di Unione per la Repubblica. La riunione ha sancito la ripresa effettiva dell’attività politica dopo la pausa estiva e ha permesso di svolgere una serie di riflessioni sui principali temi dell’agenda politica.

In particolare UPR segue con grande attenzione l’esecuzione dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale lo scorso 26 giugno, sul tema governance Banca Centrale. Il movimento apprezza il metodo seguito in questa fase iniziale ed auspica che nel rispetto dei ruoli fra maggioranza e opposizione, vi possano essere la massima trasparenza e condivisione per individuare una Presidenza autorevole ed autonoma, che possa lavorare al rilancio di una importante istituzione come Banca Centrale.

Altro tema caldo dell’agenda politica è la Sanità: UPR in qualità di forma politica che ha sostenuto l’approvazione di uno specifico ODG auspica che si possa affrontare in modo organico e trovare celeri soluzioni alle problematiche manifestate nel settore sanitario, bloccando la fuga di medici e favorendo tutte le condizioni affinché il servizio sanitario pubblico mantenga livelli di eccellenza e possa – addirittura – attirare pazienti da fuori territorio.

Bilancio dello Stato. La situazione non è semplice come si evince dal Programma economico 2016. UPR non ha partecipato alla discussione in Commissione Permanente Finanze e Bilancio, non avendo al momento alcun rappresentante.

Confermiamo però pubblicamente tutte le nostre preoccupazioni sulla fragilità della situazione del bilancio pubblico e sulla estrema difficoltà a trovare nuove fonti di entrate.

UPR è contraria all’aumento della pressione fiscale in quanto è un elemento ostativo allo sviluppo dei settori economici e limita la propensione alla spesa dei cittadini. Ci sono elementi su cui fare delle riflessioni, le difficoltà endemiche del settore finanziario che va sostenuto e non porta più rilevanti contributi al bilancio pubblico come in passato, il metodo zoppicante con il quale si sono sviluppate le politiche di spending review e infine la forte propensione del Governo a percorrere la strada della burocratizzazione e della complessità normativa che sta portando effetti perversi sullo sviluppo dell’economia e anche nei rapporti fra Cittadino e Stato.

L’Assemblea ha poi fatto il punto sul processo in atto con il movimento di Alleanza Popolare per la costruzione dello spazio aggregatore “ #repubblicafutura ” che si sta sviluppando molto positivamente per costruire su solide basi, anche programmatiche, un progetto politico innovativo.

Ultimo punto l’assetto organizzativo. L’Assemblea ha avuto anche modo di fare delle riflessioni su alcuni aspetti organizzativi che possano sostenere l’attività istituzionale del Gruppo Consiliare, seguire con determinazione il dialogo con Alleanza Popolare e nel contempo attivare una serie di iniziative in alcuni settori di interesse per l’agenda politica del movimento.

Uno di questi temi è lo sport, la salute e la sicurezza dei praticanti dell’attività sportiva.

Su questo argomento il Gruppo Consiliare UPR ha depositato, in data odierna presso la Segreteria Istituzionale, un’Interpellanza per chiedere al Governo se la Repubblica di San Marino sta seguendo gli sviluppi legati al Decreto Balduzzi (interpellanza allegata).
 
Unione per la Repubblica

San Marino, 9 settembre 2015

INTERPELLANZA

Nel 2013 il Ministro della Salute della Repubblica d’Italia, Renato Balduzzi ha emanato il Decreto Ministeriale “Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita”.

In base a tale norma le società sportive dilettantistiche avrebbero dovuto dotarsi di defibrillatori semiautomatici entro 30 mesi dalla data del Decreto, cioè entro il 31 dicembre 2015.

Dal 1° gennaio 2016 la disposizione sarà obbligatoria e nel Decreto Ministeriale sono contenute le linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori.

Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante.

Questa è la situazione in Italia, che avrà inevitabili ricadute anche per le Federazioni Sportive Sammarinesi e per le società ad esse affiliate.

Ci sono infatti molte attività che le Società Sportive Sammarinesi svolgono in territorio italiano, utilizzando impianti, strutture o spazi che di fatto sono assoggettati al decreto Balduzzi senza che però a livello nazionale sammarinese siano state emanate delle specifiche normative.

Il problema non si pone per competizioni o strutture che hanno personale addestrato e attrezzature conformi al Decreto. Ma cosa accadrà alle Società Sammarinesi che non hanno attrezzature e personale adeguato rispondente ai dettami del Decreto?

I praticanti sammarinesi che svolgono attività sportiva in Italia attraverso società sportive dilettantistiche come si comporteranno? Quali obblighi avranno i dirigenti o i volontari che seguono tali eventi?

Questa situazione può sollevare numerose criticità dal punto di vista sportivo, sanitario, legale ed assicurativo e avere anche delle ricadute economiche in ragione dei costi dei macchinari e addestramento.

Il Gruppo Consiliare di Unione per la Repubblica al fine di chiarire questo aspetto rilevante per la pratica dell’attività sportiva, interpella il Governo per conoscere:

• se il contenuto del Decreto Balduzzi è a conoscenza del Governo e delle Autorità sportive;

• se le Associazioni Sportive Sammarinesi che svolgono la propri attività in Italia saranno assoggettate alla norma e in caso di risposta affermativa in che termini;

• se alle Associazioni Sportive Sammarinesi è stata data comunicazione del Decreto Balduzzi dalle Autorità Sammarinesi;

• se ci sono stati accordi fra Autorità di Governo Sammarinesi e quelle Italiane o autorità sportive dei due Paesi su questo argomento;

• se gli aderenti ad Associazioni Sportive Sammarinesi sono abilitati ad utilizzare, a norma del Decreto Balduzzi, i defibrillatori semiautomatici presenti negli impianti sportivi italiani in caso di necessità;

• se gli oneri relativi all’acquisto, manutenzione del defibrillatore e addestramento personale saranno a carico delle Società;

A seguito di tutto ciò chiediamo quali intendimenti voglia seguire il Governo in materia e se vi è la volontà di adottare una specifica normativa.

Unione per la Repubblica

Marco Podeschi

Nicola Selva

Roger Zavoli

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