Roberto Ciavatta sulla falsa lettera ai giornali, spedita a suo nome

Roberto Ciavatta sulla falsa lettera ai giornali, spedita a suo nome

Vorrei chiarire di mia penna, chiedendo ai giornali che ne hanno dato notizia di dare uguale risalto a questa smentita, che le posizioni attribuitemi (secondo cui preferirei la destra alla sinistra) sono palesemente false ed infondate.
Il comunicato inviato a mio nome era un falso, e la mia possibile candidatura come indipendente nella lista di Sinistra Unita sta a confermare le mie preferenze e le distinzioni che sono solito fare.
Sono venuto a conoscenza di questo “comunicato” venerdì pomeriggio, quando Filippini de “L’informazione” mi ha chiamato mentre ero ad una conferenza e mi ha letto il comunicato ricevuto dalla sua redazione che ho smentito sorridendo, tanto mi pareva stupido quanto mi si addebitava. Successivamente ho dovuto spegnere il cellulare, perché la ricezione di quella chiamata aveva fatto infuriare i miei vicini che, all’interno della tensostruttura, volevano ascoltare la lectio di De Masi, e non il sottoscritto.
Ho riacceso il telefono solo alla fine delle conferenze, come tutto il resto del weekend, verso le 21, e ho constatato che nel frattempo avevo ricevuto solo una chiamata da un numero sconosciuto (oggi mi è stato comunicato da Marino Antimo Zanotti che si trattava di un giornalista de “La Tribuna”).
Il giorno successivo sono stato sommerso di chiamate di conoscenti allibiti, che avevano letto che preferivo Gatti ad Alessandro Rossi e che avrei votato a destra. Sono caduto dalle nuvole!
Dal contenuto del comunicato lettomi da Filippini, davo per scontato che la bufala fosse evidente. Non ci ho pensato fino a quelle telefonate, sicuro che se anche altri giornali avessero ricevuto quel comunicato nessuno avrebbe pubblicato una cosa del genere. Forse sono reo di aver sottovalutato il problema, e davo per scontato che si trattasse di una buffonata: non mi sono posto il problema se potesse ricevere credito, e di certo non mi aspettavo un risalto da prima pagina, dato che non sono così “popolare” da poter motivare una reazione così sproporzionata. Sono una persona come tante altre, abituato a pubblicare ogni tanto qualcosa in un trafiletto, non capisco come notizie non mie possano finire in prima pagina.
Evidentemente non ragiono da giornalista. Appena saputo dell’accaduto, sabato mattina, ho contattato Marino Zanotti per chiedergli di inviare una smentita e al contempo ho contattato San Marino RTV telefonicamente per chiarire ulteriormente la mia estraneità.
Ora sono compiaciuto del risalto con cui “La Tribuna” ha commentato la sua “leggerezza”, ma mi chiedo se si possa pubblicare un comunicato anche se non si è riusciti a contattare il mittente. Devo riconoscere, ad onor del vero, che i giornalisti de “La Tribuna” mi hanno cercato (senza riuscire a trovarmi) e che hanno tentato di contattare, anche in questo caso senza fortuna, pure Marino Antimo Zanotti. Mi spiace che per una serie di cause sfortunate nessuno di noi due sia riuscito a smentire in tempo alla Tribuna quel comunicato (mentre San Marino Oggi nemmeno ha provato a contattarci), ma penso ugualmente che in casi come questi meglio sarebbe stato posticipare la pubblicazione della “notizia”, o quanto meno porla in termini dubitativi, specificando che non si era riusciti ad avere conferma del contenuto pubblicato.
Riguardo al contenuto del comunicato ribadisco: lo considero farneticante. Non so se si sia trattato di una goliardata oppure se ci fosse una precisa volontà di colpire me e, indirettamente, il partito nella cui lista, seppur come indipendente, sto valutando di candidarmi: Sinistra Unita.
Spero non sia così, ma se così fosse chi intende attaccarci in quel modo evidentemente teme il peso che una nostra candidatura potrebbe rivestire in termini elettorali, affidandoci un roseo pronostico (e ci pare irreale) che potremo verificare solo il 9 novembre.
E finisco con una precisazione: nei prossimi giorni potrebbe esserci l’accordo per la nostra candidatura come indipendenti nella lista di Sinistra Unita, proprio perché, diversamente da quanto scritto nel “comunicato” in questione, non è assolutamente vero che tutti i candidati sono della stessa pasta: non è così, ad esempio, per tanta gente di SU, che – seppur con alti e bassi – lo ha dimostrato sul campo più di chiunque altro. Ci sono persone che la politica vogliono farla perché traggono piacere a restituire un sorriso ai propri concittadini, gente a cui piace spendersi senza interessi personali, gente che non vede nella politica solo un modo per non fare altri lavori o per meglio poter gestire i propri denari. Le distinzioni vanno fatte eccome!

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