Sul prossimo numero del settimanale diocesano Il Ponte di Rimini, Romano Prodi interverrà personalmente per ricordare don Oreste Benzi.
Ecco il testo di Romano Prodi, reperito sul sito www.newsrimini.it.
Don Oreste è stato giustamente ricordato come un prete antico, ma sempre alla ricerca del nuovo.
Con semplicità, insieme alla sua comunità, ha sempre affrontato le nuove situazioni di emarginazione, disagio sociale, povertà e
abbandono che negli anni si andavano generando nel nostro vivere sociale.
Una semplicità e un metodo che ha consentito la nascita di una grande rete di iniziative di qualità, cioè rispondenti ai bisogni delle
persone. Iniziative che hanno portato aiuto non solo sulle strade di Rimini, ma sulle strade del mondo.
E le sue case-famiglia sanno accogliere, proprio nella bellezza dell`ordinarietà quotidiana, il bambino difficile, il malato, la prostituta, il barbone e tutte le persone che hanno bisogno.
All’azione aggiungeva il pensiero e la preghiera che comunicava con il libretto “Pane Quotidiano” che puntualmente mi arrivava per posta ogni due mesi.
Non conosceva la rassegnazione, non aveva paura e aveva fiducia negli altri. Per questo a volte era anche un po` insistente.
Quando don Oreste chiamava al telefono (qualche volta con modi un po` perentori) era per problemi impossibili; che fosse il bloccare uno
sgombero di campi nomadi già in corso o risolvere situazioni di immigrati clandestini ormai compromesse.
Ma questa fiducia, e questa mancanza di paura, sono le cose di cui la società di oggi avrebbe più bisogno.
Romano Prodi