Nella foto: parete di roccia crollata nel 2014
Il Resto del Carlino: Quattro famiglie non potranno più abitare nelle loro abitazioni / La rocca di San Leo rischia nuovi crolli / Allarme degli esperti dopo la frana del 2014, in arrivo altri due milioni di euro
«IL RISCHIO di nuovi crolli, per la rocca di San Leo persiste. Per questo i fabbricati di via Michele Rosa, più vicini all’area del crollo, sarà disposta da oggi l’inagibilità definitiva». E’ quanto dichiarato, ufficialmente, dal Servizio tecnico di bacino regionale, durante l’incontro tecnico organizzato ieri in Prefettura. L’ente regionale non ha trovato altre soluzioni per le quattro famiglie sfollate dopo il maxi crollo di febbraio 2014: non potranno più rientrare nelle loro abitazioni.
Si tratta di nuclei familiari (tutti anziani) che da anni vivono nel borgo della Valmarecchia. Le quattro famiglie già risiedono in altre case e appartamenti del centro storico. Alcune in affitto, grazie al contributo della Regione. «Da un’approfondita analisi, frutto delle indagini scientifiche effettuate anche sull’area vicina al dissesto, non escludiamo ulteriori frane, che potrebbero manifestarsi senza segni premonitori – spiega il Servizio tecnico di bacino – per questo i fabbricati di via Michele Rosa, tuttora interessati dall’ordinanza di sgombero, non saranno più agibili». (…)