Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Minacce al Ministro / Sicario per Arzilli, caso archiviato / Sul piatto 150mila euro per pestarlo a sangue e ricattarlo in vario modo
SAN MARINO. Una foto, nascosta in una cartellina, e una scritta: «150mila euro per farlo fuori».
Per meno, avrebbe dovuto pestarlo a sangue e immortalarlo in situazioni sconvenienti, create ad arte, così da poterlo ricattare.
Era l’aprile del 2009 e il destinatario delle minacce era il segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli: la gendarmeria fermò un tizio, di Santo Domingo, all’epoca portiere in un locale, e lui confessò di aver ricevuto una promessa di pagamento da un imprenditore della zona per “dare una lezione” al ministro.
Una trappola, si difese il presunto “mandante”. Scattarono le indagini, ma l’inchiesta è stata archiviata, nel silenzio più assoluto. Stanco e provato, Arzilli ha saputo di quella vicenda solo quando si accorse di essere “seguito” a vista dai gendarmi: «ma non lo dissi a nessuno, nemmeno alla mia famiglia.
E avrei preferito non tornasse fuori la vicenda.
Ora, sono solo stanco degli attacchi personali che nulla hanno a che vedere col mio lavoro e con quello che sto facendo per conto del Paese: chiederò gli atti dell’archiviazione alla magistratura per capire l’evoluzione delle indagini». (…)
Leggi anche quanto pubblicato ieri su La Tribuna Sammarinese
L’articolo di Jeffrey Zani, La Tribuna Sammarinese
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