San Marino. Aborto, inizia la campagna referendaria del comitato Uno di Noi

San Marino. Aborto, inizia la campagna referendaria del comitato Uno di Noi

Venerdì sera sotto la splendida cornice delle Logge di Borgo Maggiore, si è tenuta la serata inaugurale della campagna referendaria del Comitato Uno di Noi (Comitato Contrario).

Lo riporta un comunicato stampa del Comitato Uno di Noi. “Una tavola rotonda a cui hanno partecipato, sollecitate dalla nostra portavoce Marina Corsi, tre donne che con coraggio e libertà hanno testimoniato la bellezza della vita accolta, e tolto il velo di ipocrisia che spesso si cela dietro l’aborto.

Per prima è intervenuta l’avv.to sammarinese Chiara Benedettini, membro del Comitato Contrario Uno di Noi, che ha raccontato la bellezza di essere madre grazie al dono gratuito di un’altra donna, la mamma naturale di suo figlio, che, dicendo NO all’aborto, ha donato la vita a quel figlio e al contempo ha donato a lei la possibilità di vivere la bellezza dell’essere mamma. Ha poi continuato il suo intervento, denunciando a gran voce, le menzogne dell’aborto che oggi più come mai, vengono perpetrate a causa della congiura del silenzio.

È stato poi il turno del commovente discorso di Anna Bonetti, una bellissima 23enne attiva nel mondo pro-life, soprattutto sui social, che con estrema dolcezza e fermezza ha ricordato a tutti che non esiste una vita indegna di essere vissuta. Lei, sorda profonda dalla nascita, ha portato un messaggio di coraggio e di speranza, gridando a gran voce che un bambino perso con l’aborto è perso per sempre.

Ha concluso magnificamente il ciclo di testimonianze Maria Rachele Ruiu, giovane membro del Direttivo di ProVita e Famiglia Onlus che ha ricordato tutto il dolore e il travaglio psicologico delle numerose donne che si recavano da lei per poter trovare conforto ed aiuto, anche a distanza di anni dall’aborto praticato. L’aborto è l’omicidio di un individuo, di un essere umano indifeso e senza voce! Un dolore profondo e lacerante per quelle donne che rimangono madri di figli morti.

È allora davvero essenziale votare NO al referendum del prossimo 26 settembre per difendere la vita di tutti, quella dei nascituri e quella delle donne che hanno il diritto di conoscere le verità sull’aborto.

Il Comitato Uno di Noi ringrazia di cuore tutta la cittadinanza che ieri sera ha partecipato con vivo interesse all’evento e che sostiene tutte le nostre iniziative a tutela della vita”.

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