San Marino. Accuse di Manzaroli, la sentita risposta degli insegnanti

San Marino. Accuse di Manzaroli, la sentita risposta degli insegnanti

La sentita risposta degli insegnanti alle forti accuse di Dario Manzaroli

Per Fabrizio Perotto il commento del medico è “intollerabile, offensivo e superficiale”

Davide Pezzi

Le parole velenose e piene di astio che il dott. Dario Manzaroli ha rivolto agli insegnanti dalle pagine di un blog, non sono proprio andate giù ai rappresentanti di una categoria che – da sempre oggetto di luoghi comuni e di scarsa considerazione – in questa emergenza ha dovuto letteralmente inventarsi dal nulla un modo per proseguire comunque il rapporto con gli studenti, a costo di sacrifici personali (acquisto di apparecchiature informatiche, abbonamenti alla fibra ottica ecc.) e senza quasi alcun supporto dalla Direzione o dalla Segreteria competente. In realtà nel suo sproloquio intitolato “Le 7 piaghe d’Egitto” il dott. Manzaroli – evidentemente in astinenza da visibilità pubblica – non se la prende solo con gli insegnanti ma è chiaro che verso questa bistrattata categoria ha il dente particolarmente avvelenato.

“Gli insegnanti sono passati direttamente dal loockdown (abbiamo lasciato la grafia sbagliata usata dal dott. Manzaroli, ndr) alle eterne vacanze estive per riposarsi di un lavoro che non hanno svolto” sono le gentili parole rivolte agli insegnanti, cui Fabrizio Perotto ha risposto sulla sua pagina Facebook: “Non posso trattenermi. Ho letto in questi giorni gli scritti di Dario Manzaroli. Mi sono trattenuto dallo scrivere di getto perché è stato il mio medico e per lui nutro un profondo rispetto per quello che ha rappresentato per la mia condotta e medicina di base. Ma tutto ha un limite. Non so quali siano le motivazioni della sua acredine nei confronti della categoria degli insegnanti ma brevemente gli racconto chi siamo.

1 – siamo quelli che per i nostri bambini non ci risparmiamo e diamo tutto e di più.

2 – siamo quelli che si organizzano in un nano secondo per finire l’anno e dare agli alunni quello che gli serve

3 – siamo quelli che per assecondare genitori e ragazzi ci buttiamo nel fuoco

4 – siamo quelli che pensano sempre al bene ed alla salute dei ragazzi prima di ogni cosa.

5 – siamo quelli che amano il proprio lavoro

6 – siamo quelli che se protestiamo lo facciamo perché abbiamo una visione di scuola.

Ci ha dipinto come nullafacenti: intollerabile, offensivo e superficiale”.

Non sono mancati i commenti di alcuni insegnanti al post di Perotto: “E’ un articolo che non ho capito, colmo di pregiudizi e assurdità di certo ‘strane’ per una persona della sua levatura culturale… Mah!” “Condivido! Anche perché non capisco l’acredine verso la nostra categoria… non mi risulta di averlo mai visto nelle nostre aule mentre siamo in servizio… io non mi permetterei mai di giudicare il suo lavoro dato che non lo conosco”.

Non è mancato chi ha fatto notare al dott. Manzaroli che le piaghe d’Egitto comunque erano 10 e non 7.

 

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