San Marino alle prese con le nuove nomine al Gafi

San Marino alle prese con le nuove nomine al Gafi

La Tribuna Sammarinese: Nominato Giancarlo Del
Bufalo, presidente del Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (Gafi)
/ Un
italiano deciderà entro il 30 giugno 2012 le sorti economiche di San Marino
/L’elezione salutata molto positivamente dal Mef
che conta di ricevere supporto per continuare la dura lotta contro ogni forma di
evasione ed elusione fiscale

E’ noto come le posizioni più rigide nei
confronti della Repubblica di San Marino
in sede di valutazione dei comportamenti
verso la trasparenza sia presso il Moneyval che presso l’Ocse e presso il Gafi,
siano state manifestate dalle autorità italiane che ricoprono ruoli e funzioni
di rilevanza presso le organizzazioni internazionali. Dal prossimo primo luglio
la Presidenza del Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale – Financial Action
Task Force (GAFI – FATF) sarà italiana. E’ infatti stato nominato presidente
dell’organismo per il periodo 2011-2012, Giancarlo Del Bufalo

Del Bufalo è strettamente legato al Ministero dell’Economia.
 

 Il GAFI ha fra i propri specifici compiti quello di individuare i paesi con problemi strategici
nei loro sistemi di prevenzione e contrasto del riciclaggio, così da fornire al
settore finanziario elementi utili per le loro analisi di rischio. Le decisioni
del Gafi saranno quindi determinanti per la Repubblica di San Marino sia per
tentare di superare le difficoltà imposte dalla black list creata con il
decreto incentivi, sia per affrontare il tema strategico delle limitazione dell’operatività
bancaria sul territorio italiano ed europeo in generale, ma anche per evitare
il forte rischio di venire inseriti nella super black list che secondo l’art.36
delle disposizioni antifrode, verrà stilata sulla base delle decisioni assunte
dal GAFI
, dai gruppi regionali costituiti sul modello del GAFI e dall’OCSE,
nonché delle informazioni risultanti dai rapporti di valutazione dei sistemi nazionali
di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e delle difficoltà
riscontrate nello scambio di informazioni e nella cooperazione bilaterale.  
                            

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