Rassegna stampa – Il dato emerso è che 14 su 18 campioni contengono tracce di pesticidi, pari al 77,7% del totale.
Acqua pura, leggera e incontaminata: una promessa che accompagna il marketing di molte acque minerali. Ma quanto sono davvero “trasparenti” questi prodotti? “Il Salvagente”, mensile leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori, ha cercato di rispondere a questa domanda con un’indagine approfondita. Il risultato? Solo 4 delle 18 bottiglie analizzate sono risultate completamente prive di pesticidi. L’inchiesta, pubblicata sul numero di agosto 2024 e firmata da Lorenzo Misuraca, ha messo sotto esame alcuni dei marchi più popolari sul mercato italiano: Panna, Levissima, Sant’Anna, Rocchetta, Saguaro (Lidl), Ferrarelle, San Benedetto Popoli – Fonte Primavera, Lete, Guizza Fonte Vallereale, Uliveto, Eva, Vitasnella, Brioblu, Fiuggi, San Pellegrino, Fonte Essenziale, Lauretana e Evian. L’obiettivo era chiaro: verificare la presenza di residui di pesticidi in acque minerali che, per definizione, dovrebbero rappresentare un simbolo di purezza. I risultati, però, hanno evidenziato un panorama meno rassicurante di quanto ci si potrebbe aspettare. Di seguito i risultati: pesticidi nel 77,7% delle acque (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino
