Gli insegnanti sono pronti a farsi sentire. Dopo il comunicato dei medici ospedalieri, anche i precari della scuola minacciano di muoversi per fare valere i loro diritti.
Chiediamo regole certe e ben definite, stabilite una volta per tutte, in modo tale che si ponga fine all’insana abitudine di creare leggi fatte male e oltretutto retroattive (nel senso che vengono applicate a personale che già lavora sotto la PA da anni mentre andrebbero attivate con preavviso e applicate ai nuovi assunti). (…)
Siamo pronti a tutto, anche a scendere in piazza se necessario, affinché siano eliminate le disparità economiche e di trattamento giuridico tra noi insegnanti e i nostri colleghi e non ultimo affinché venga rivista una bozza anti-precariato piena di errori e di incongruenze talmente palesi da saltare agli occhi anche dei non addetti ai lavori. Da parte nostra, abbiamo già elaborato una proposta da presentare al Governo, contenente le nostre richieste e le varie correzioni. Vogliamo essere ascoltati e interpellati nella stesura di un documento che ci coinvolge, che interessa la nostra carriera, la nostra professionalità e la nostra vita. Esigiamo che le nostre rimostranze siano ascoltate e considerate dal Governo. (…)
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