L’Informazione di San Marino: Dal 2008 ad oggi Ornella Gemini chiede chiarezza sulla morte del figlio Niki Aprile Gatti
Riceviamo e pubblichiamo:
[…]
Dal giorno
dell’arresto per Niki Aprile inizia
un calvario che terminerà con un
“suicidio” sul quale, ancora oggi, nessuno è riuscito a far luce. Il
10 maggio del 2010 la morte
di Niki Aprile viene archiviata
come suicidio. La storia potrebbe
sembrare uguale a tante altre
ma non lo è. Ed è a tal proposito
che è stato composto il comitato
Verità e Giustizia per Niki per
fare luce su una vicenda che da
quel 19 Giugno 2008 si porta dietro
tante, troppe domande a cui
nessuno, fino ad ora, è riuscito a
dare risposta.
La prima: Niki era
incensurato. Perché viene portato
in un carcere di massima sicurezza?
E a tal proposito perché non
viene rispettato il protocollo di
“primo ingresso” che agevola il
contatto con la famiglia?
La seconda: perché, visto il reato
imputatogli, non sono stati
sequestrati i computer? Mezzi
informatici che, è giusto precisarlo,
vengono trafugati dalla casa
di Niki insieme a tutto il resto
delle sue cose. (Una ventina di
giorni dopo i familiari di Niki
si accorgono del furto in casa quando, nel consegnare le chiavi
al proprietario che aveva affittato
l’appartamento a Niki la trovano
completamente vuota. Così come
casuali risultano essere i furti dei
computer all’interno dell’azienda
in cui Niki lavorava.)
La terza: Niki muore suicidato
dopo essersi impiccato. Ma come
può un laccio da scarpe sostenere
il peso di un ragazzo di 92 kg,
alto 1,80 cm? E perché sul laccio
non è stato eseguito nessun esame
del Dna come richiesto dalla
madre?
La quarta: Come può Niki morire
alle ore 10 del 24 Giugno
2008 (è quanto risulta dal referto
dell’autopsia) e contemporaneamente
parlare con un agente penitenziario
che, fra l’altro, lo descrive
tranquillo (testimonianza
agli atti).
La quinta: perché se muore alle
ore 10 il soccorso viene chiamato
alle ore 11:15?
[…]
Il comitato
Verità e Giustizia per Niki
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