San Marino, ancora piu’ disoccupati. I giornali

San Marino, ancora  piu’ disoccupati. I giornali

La situazione economica e sociale della Repubblica di San Marino nell’ultimo numero del bollettino di statistica, commentata dai giornali.

San Marino Rtv: Quadro sostanzialmente invariato rispetto a giugno, vale a dire, che la crisi continua a battere sulle imprese, sul lavoro.   / La crisi batte ancora su imprese e lavoro / Dati statistici di ottobre, 187 nuovi disoccupati in un anno

L’Informazione di San Marino: Disoccupazione all’8,6%, un punto in piu’ rispetto allo scorso
anno
/ Turismo: più afflusso, ma cala quello di sosta. Aumento
di auto ecologiche

San Marino OggiCala anche il numero dei lavoratori dipendenti: in totale 229, di cui 119 provengono dal settore pubblico / Crisi nera in Repubblica: diminuiscono le imprese e aumentano i disoccupati /  Soffrono maggiormente i settori “commercio” e “Attività immobiliari e servizi alle imprese”

La Tribuna Sammarinese: Le ultime statistiche uscite, relative al mese di ottobre, la vedono a
quota 8,6%: oltre un punto percentuale in più nel giro di un anno /
Crisi senza freni, disoccupazione in aumento / Negli ultimi 12 mesi 229
lavoratori dipendenti in meno: 110 nel privato e 119 nel pubblico

Corriere Romagna San Marino: La crisi colpisce ancora in 4 mesi chiuse altre 16 attività

NQ Rimini  San Marino: I dati del bollettino statistico. Le immatricolazioni auto giù del 2,6% / Disoccupati all’8,6% / Negli ultimi tre mesi chiuse altre 63 attività. Il turismo tiene, gli arrivi a quota 61.151

La Voce di Romagna San Marino: Media di 1,7 notti trascorse in territorio per ogni persona arrivata  / Economia in calo, tiene solo il turismo: più 0,4% / Dati statistici ottobre 2013.. Il settore servizi perde 37 unità, il commercio 16 imprese meno cinque attività anche nel manifatturiero. Disoccupati in senso stretto a quota 1.156

Il Resto del Carlino San Marino: Crisi. Sempre preoccupante la crisi economica / Sale la disoccupazione e arriva all’8,6 per cento / Ci sono 34 aziende in più ma non creano lavoro. I settori maggiormente in difficoltà sono ancora commercio e immobiliare

 

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