San Marino. Andreoli: “Dopo 17 anni qualcuno si accorge e critica la legge elettorale del maggio 2007”

San Marino. Andreoli: “Dopo 17 anni qualcuno si accorge e critica la legge elettorale del maggio 2007”

Riceviamo e pubblichiamo

“Leggo sempre molto volentieri il compagno Augusto Casali, sia “l’astrolabio” che il “Dito nell’occhio”, con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica. Infatti entrò a far parte della grande famiglia del Partito Socialista nel 1987, anche se in questi anni ci siamo spesso trovati su fronti diversi, essendo Lui uscito dal P.S.S. e costituito altri diversi partiti.

Mi permetto di partire da questa considerazione per entrare nel merito della sua attenta analisi e riflessione sulla legge elettorale, deliberata nel maggio 2007 e successivamente modificata, che mi trova sicuramente d’accordo sulle sue post/valutazioni. Il Governo, che diede vita a quella scellerata legge, era formato da P.S.D., Alleanza Popolare e Sinistra Unita.

Ricordo perfettamente tutti i passaggi politici ed istituzionali, in quanto  facevo parte di quell’Esecutivo, designato dal Partito dei Socialisti e dei Democratici, fino al novembre 2007 infatti quello fu l’anno che non mi ricandidai come Membro del Congresso di Stato.

In quella triade di partiti ero l’unico ad essere contrario a quella legge elettorale, ribadendo fino alla nausea ed anche dopo, che non avrebbe garantito stabilità, governabilità e soprattutto avrebbe messo in crisi diverse forze politiche, agevolandone altre, fino al punto di una difficile coesistenza ed unità all’interno del governo e della sua maggioranza.

Mi ricordo perfettamente chi votò a favore, chi contro e chi si è astenuto.

Il 2007 fu l’inizio della fine, almeno per il P.S.D. e per i Socialisti, difatti quella maggioranza ad ottobre ebbe il primo fermo istituzionale e nonostante la ripartenza nel giugno 2008 il governo cadde definitivamente per lasciare spazio ad un Esecutivo a guida “Alleanza Popolare”.

Non me ne voglia l’ex collega Casali, ma è bene ricordare che il suo neonato partito (N.P.S.) si è astenuto dal voto e che fece parte di quel governo presentandosi in una lista unica con “Noi Sammarinesi”, che lasciò in balia dei venti subito dopo aver raggiunto il proprio scopo, cioè quello di arrivare almeno al 3%, come lista elettorale.

Patto per San Marino, così si chiamava l’allora Coalizione (D.C.-A.P.-U.S.M.-N.P.S./NS), fu il primo governo dopo l’indispensabile (si fa per dire) Legge (trita partiti) che evidenziò immediatamente tutte le sue lacune e le considerazioni espresse dal sottoscritto, tra l’altro lasciato solo a portare avanti una battaglia, che a quanto pare persa in partenza.

Nel corso di questi circa 17 anni, solo oggi qualcuno si accorge della stortura e della convenienza che ha tratto qualche movimento/partito dell’epoca? Perché nessun altro fece quelle osservazioni? Perché il Governo del 2006 durò in carica solo 2 anni? Qualcuno doveva dimostrare che la nuova normativa era il fulcro centrale della democrazia e della governabilità o, come credo ancora, dietro si nascondeva un abbozzato disegno politico? Penso che oggi anche chi è esterno alla politica abbia capito cosa sia veramente successo.

Caro compagno ed amico, benvenuto (seppure con molti anni di ritardo) nel

Club dei solitari e con chi non ha mai lesinato il proprio contributo per dare al Paese il meglio che si merita e posso ribadire tranquillamente che sono stato inascoltato da coloro che hanno sempre voluto avere la ragione dalla loro parte.

In questi giorni anche un altro titolato esponente ex Socialista ha sollevato la questione della legge elettorale e ciò, seppure sempre in ritardo, mi da ancora lo sprono per scrivere e dire quello che penso, in base anche alla mia esperienza politica.

Oggi, possiamo affermare che quella legge è stata un disastro su tutti i fronti, ma ancora sento dire che non si riesci a farne una migliore ed a questo punto in base all’attuale normativa la prossima, oramai imminente, consultazione dovrà essere svolta con la legge attuale.

Sono convinto che nella prossima legislatura ci si dovrà mettere mano e come sostenitore di Ēlego, sono certo che i suoi rappresentanti saranno in

prima persona a dare l’imput iniziale”.

Paride Andreoli

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