San Marino. Antenne, personale medico, fondi pensione, debiti verso l’Italia, in Commissione Sanità

San Marino. Antenne, personale medico, fondi pensione, debiti verso l’Italia, in Commissione Sanità

San Marino New Agency (DIRE) 

 COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITA’, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E AGRICOLTURA

 MARTEDI’ 10 OTTOBRE – MATTINA

             L’installazione dell’antenna a Gualdicciolo ma anche il problema del personale medico all’Iss, i fondi pensione e la sostenibilità dei costi per le prestazioni sanitarie italiane e per l’ISMAR5 dei frontalieri sono al centro del comma Comunicazioni della Commissione consiliare aperta questa mattina. In particolare, Stefano Canti, del Pdcs, presenta un ordine del giorno in cui chiede che sia programmata entro novembre un’audizione in Commissione del Comitato esecutivo dell’Iss “per ragionare su eventuali soluzioni per migliorare l’operatività”.   Quindi Iro Belluzzi del Psd chiede chiarimenti al segretario di Stato per la Sanità, Franco Santi su tre temi: il rimborso di 30 milioni di euro per le prestazioni sanitarie all’Italia, alla non più sostenibilità per i conti pubblici della quota capitaria dei frontalieri, infine sulla riforma pensionistica.

Le antenne per la telefonia mobile e il loro impatto ambientale e sulla salute sono al centro delle preoccupazioni di Elena Tonnini, Rete. “Il punto è che la politica ha il dovere di far funzionare la telefonia, di dare internet alle imprese- manda a dire-, ma anche di trovare la miglior soluzione possibile con il minor impatto sul territorio ed evitando- se possibile-  l’impatto sulla salute”. Tonnini, poi, insieme a Gian Carlo Venturini, Pdcs, e Alessandro Mancini, Ps, rilevano di aver ricevuto solo ieri sera gli emendamenti del governo sul progetto di legge all’ordine del giorno e chiedono di sospendere i lavori per avere il tempo di esaminarli.  Sempre i consiglieri di minoranza sollevano il tema della riunione di urgenza del Consiglio di previdenza con il presidente di Cassa di Risparmio e chiedono al Segretario di Stato Santi di avere delucidazioni in merito.

Matteo Ciacci, C10, risponde sull’antenna di Gualdicciolo: “Il sistema ad ombrello- che salvaguardia la salute pubblica- è garantito sopra i 24 metri di altezza degli impianti”, spiega, annunciando che ora si sta ragionando quindi di abbassare l’antenna dai 40 metri di altezza previsti. Per ultimo interviene il segretario di Stato Santi che risponde ad ogni questione sollevata. Sulle antenne sottolinea come  San Marino abbia “una legislazione puntuale che prende in riferimento valori molto prudenziali per le emissioni”. Quando si parla quindi di salute pubblica e antenne “stiamo continuando in maniera pretestuosa a fare riferimenti che non esistono- stigmatizza- ampiamente superati dalla legislazione e dalla realtà”. Rispetto ai rapporti con il ministero italiano della Salute, “il rimborso delle prestazioni per una cifra equivalente a 14 mln di euro è iniziato lo scorso luglio”, chiarisce. In base all’accordo sono versati 500 euro mila euro mensili della cifra che “è stata accantonata da tempo dal bilancio Iss”. Mentre per rivedere l’ISMAR5 dei frontalieri versato da San Marino, Santi spiega che con il ministero italiano del Lavoro “si sta mettendo a punto la costituzione di un tavolo tecnico”. I lavori sono interrotti in anticipo, in tarda mattinata, per consentire l’esame degli emendamenti e riprendono nel pomeriggio come da ordine del giorno.

 Di seguito un estratto degli interventi della mattina.

 Comma 1. Comunicazioni

Stefano Canti, Pdcs

Do lettura di Odg del Pdcs per richiedere di programmare entro novembre l’audizione in Commissione con il Comitato esecutivo dell’Iss, ci sono molte preoccupazioni legate a diverse questioni, personale in primis, su cui vorremmo confrontarci. “Valutato che dal riferimento del Segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale e dall’audizione del Comitato Esecutivo dell’ISS in Corrlmissione IV effettuati in data 7 Marzo 2016, nel quale il precedente Direttore Generale ed il precedente Direttore Sanitario hanno relazionato sulle attività svolte e sulle problematiche riguardanti l’Istituto per la Sicurezza Sociale;

considerato che successivamente a tale incontro, i componenti del Comitato Esecutivo sono stati interamente sostituiti e che in data 2 Marzo 2017 all’interno della medesima Commissione IV, si sono presentati alla politica con un programma e con idee da attivare durante l’incarico conferito;

considerato altresì che numerose risultano essere le segnalazioni da parte di utenti che quotidianamente riscontrano disservizi all’interno dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, come ad esempio all’interno del Pronto Soccorso ove nonostante il ridotto numero dei medici e grazie al grande impegno degli operatori, che rinunciano al turno di riposo ed accettando doppi turni evitano i disservizi; all’interno del reparto UOC Ostetricia e Ginecologia vengono segnalati continui’ e crescenti turnover di professionisti (circa 20 dimissioni nell’ultimo periodo) che permangono per tempi brevi o brevissimi e che successivamente si allontanano con grave danno alla credibilità dell’intero servizio senza offrire la dovuta continuità e la dovuta sicurezza ai pazienti; all’interno del reparto di UOC Ortopedia (dove in passato numerosi sono stati i riconoscimenti ottenuti) vengono segnalate dimissioni di medici e conseguenti convenzioni per una prestazione di lavoro occasionale con retribuzioni molto onerose per l’istituto;

valutato inoltre che nella giornata di Domenica scorsa, tra le numerose istanze d’Arengo presentate, una in particolare “richiede a gran voce interventi celeri per tutto il comparto Sanitario OspedalieroIl, poiché a seguito di continui dialoghi e confronti con il personale sanitario, sta emergendo che il servizio ospedaliero sta subendo un notevole “degrado” di ciò che prima era etichettata come una “eccellenza”;

Considerato infine quanto già richiesto mediante la presentazione di Interpellanza circa la fornitura di prodotti ospedalieri all’Istituto per la Sicurezza Sociale da parte di Società di diritto sammarinese;

stante quanto sopra esposto, si impegna il Segretario di Stato con delega alla Sanità per conto del Congresso di Stato

– a programmare, entro il mese di Novembre p.v., un’audizione in Commissione Permanente IV Igiene e Sanità, Prevvidenza e Sicurezza Sociale, con il Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, al fine di sviscerare le problematiche che attanagliano il nostro Istituto e per ragionare su eventuali soluzioni per migliorare l’operatività”

 Iro Beluzzi, Psd

Intervengo per chiedere al Segretario chiarimenti su alcune questioni. La prima è relativa al rimborso di 30 milioni di euro per le prestazioni dall’Italia, questione da tempo sul tavolo dell’Iss. L’ex Segretario Mussoni era giunto ad un accordo per la dilazione dei pagamenti. Giunge voce che il ministero italiano chiede che San Marino versi una cifra importante. Vorrei sapere quale stato  e quale sia il rapporto con il ministero, di quanto e in quale modalità deve essere rimborsata questa importante cifra. Una modalità accelerata potrebbe creare imbarazzo per i conti pubblici. Anche l’altra questione è stata avviata da precedente governo, c’erano stati incontri della segreteria al Lavoro e Sanità, è legata alla quota capitaria dei frontalieri, definita in un accordo bilaterale del ’74 . A fronte dei 180 euro versati dai frontalieri per le prestazioni sanitarie, dall’Italia viene chiesta una quota capitaria di circa 400 euro al mese. Finora San Marino pagava in modo forfettario, per accordo, per circa mille frontalieri l’anno e si è riusciti a rimanere un equilibrio.

            Tempo fa fu avviato un confronto e restai perplesso che nessun funzionario Iss avesse portato all’attenzione della politica l’esigenza di definire la questione  con l’Italia di una materia che riguarda la sostenibilità dei conti dello Stato Infatti, nel momento in cui c’è scambio di informazioni, per chi è frontaliero l’amministrazione italiana ci potrà chiedere indietro quanto non è stato versato negli anni. Mi auguro la Segreteria si renda conto della partita in gioco, per trovare una modalità con il ministero italiano che renda possibile per San Marino onorare quello che deve essere onorato. Si parla di cifre importanti, di 5.400 frontalieri per la Repubblica. Facendo i conti in base quello che dovremmo erogare e quello che contribuiscono si va a circa 10 mln di euro l’anno di sbilanciamento da conferire alla parte italiana. Infine, qualche delucidazioni in più sul fondo pensioni e sulla riforma pensionistica e come pensa di affrontarla, spero il Segretario possa dare elementi di sostanza.

 Elena Tonnini, Rete

Intervengo sulle antenne. In particolare, il Castello di Acquaviva ha sollevato molte perplessità sull’impatto su salute e territorio. Qui non si sta parlando di un Paese diviso su chi vuole o meno che funzioni la tecnologia e la comunicazione. Interesse comune è creare infrastrutture tali in questo senso. Il punto è che la politica ha il dovere di far funzionare la telefonia, di dare internet alle imprese etc, ma anche di trovare la miglior soluzione possibile con il minor impatto sul territorio ed evitando- se possibile-  l’impatto sulla salute. Dovere della politica è trovare le migliori soluzioni possibili parlando con i cittadini, perchè non esistono un unico progetto e un’unica soluzione. Il governo ha deciso invece di portare avanti un unico progetto. Noi avevamo presentato alternative su cui non c’è stato modo di ragionare, sono iniziati i lavori dove le Giunte di castello avevano dato parere contrario e, in questi giorni, l’associazione micologica è interventua per salvaguardare il territorio, così come i cittadini di Acquaviva si sono mobilitati perché non giunti a conoscenza delle modifiche del piano originario. Non è ‘il sì o il no’, ma si chiede di ragionare insieme a cittadini e giunte per trovare la soluzione migliore.

Rilevo un problema sui lavori odierni. Non ho letto la mail ieri sera per un impegno politico, l’ho letta questa mattina, non ho avuto modo di approfondire gli emendamenti. Chiedo disponibiltià a darci tempo di leggerli e approfondirli e adattarli al nostro testo. Comprendo l’esigenza di terminare l’esame della legge entro oggi, ma è necessario dare modo anche ai commissari di opposizione di valutare quello che stiamo discutendo in Aula. Un paio d’ore per valutare gli emendamenti credo siano necessari. Infine, sappiamo dalla stampa che c’è stata una riunione del Consilio di previdenza sui fondi pensione in Cassa di Risparmio, il presidente di Cassa ha dato delle comunicazioni e ci tenevo ad avere un ragguaglio dal Segretario.

 Gian Carlo Venturini, Pdcs

Condivido le preoccupazioni sollevate dal consigliere Belluzzi in tema Iss e poi il problema sollevato da Tonnini sugli emendamenti. Purtroppo ieri sera sono stati inviati emendamenti anche importanti che vanno approfonditi, in particolare sull’Articolo 2 bis. Rispetto al Consiglio di previdenza, ci risulta convocata d’urgenza giovedì o venerdì una riunioneper parlare sulla problematica di quello che può essere il prestito obbligazionario affidato a Cassa di Eisparmio, non si capisce quali possono essere le problematiche, chiedo se il Segretario può darci delucidazioni in merito a sviluppi così delicati.

 Alessandro Mancini, Ps

La richiesta avanzata dal consigliere Tonnini per l’esame degli emendamenti è opportuna. Confermo che ci sono arrivati ieri sera e personalmente anche io non ho avuto tempo di esaminarli. Studiamo di avere un paio di ore per approfondirli. Altre questioni sollevate dai colleghi sono pure importanti, sull’Iss è opportuno fare un confronto, se la sede sia la Commissione o un comma all’Odg del Consiglio Grande e generale, lascio a Lei Segretario la valutazione. Ma un confronto sulle scelte su cui si è chiamati a fare è necessario, visto l’impatto sul bilancio Iss e dello Stato. Fondi pensione: la mia forza politica non è rappresentata nel Consiglio di previdenza e vorremmo essere informati sulle scelte da compiere. E’ opportuno organizzare un confronto anche qui, in Commissione, ma è necessario ci sia forntita una road map sulla situazione attuale e sulle prossime scadenze.

 Matteo Ciacci, C10

Sulle antenne va valutata da una parte la salvaguardia della salute, dall’altra lo sviluppo delle Tlc. Dubbi e sollecitazioni da parte di alcuni cittadini e delle giunte di Castello ci sono stati e riguardano sostanzialmente l’impatto ambientale per Città e Acquaviva. Tenendo in considerazione entrambi gli aspetti- tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente- si è partiti dal progetto Polab, con i lavori a Rovereta, Fiorina, Gualdicciolo. Il sistema ad ombrello- che salvaguardia la salute pubblica- è garantito sopra i 24 metri di altezza degli impianti. Si sta ora ragionando quindi di abbassare l’antenna, salvaguardando questo aspetto. Sono alcune risposte, si può ragionare su scelte che talvolta possono anche non piacere a qualcuno. A noi risulta che alcuni cittadini di Acquaviva pensavano tutto il contrario, ritenendo positive le risposte di Segreterie e dei tecnici. Il sistema microcelle diffuse non garantirebbe l’efficienza del sistema. Appalti: ad Acquaviva sono stati asegnati su una delibera del 2016 del vecchio governo, basata sul parere favorevole della Giunta. Prossimamente ci sarà un incontro per parlare di abbassare l’antenna, l’iter comunque è molto chiaro ed è agli atti.

 Franco Santi, segretario di Stato per la Sanità

Sulle antenne, rispetto la mia competenza, quindi la tutela della salute, ribadisco ancora una volta che non è corretto oggi parlare di salute pubblica nell’installazione di impianti radiomobili. San Marino ha una legislazione molto puntuale che prende in riferimento valori molto prudenziali per le emissioni. Abbiamo un valore di riferimento dieci volte inferiore alla media europea. La stessa Associazione micologica si rifà nel suo intervento ad un principio prudenza..stiamo continuando in maniera pretestuosa a fare riferimenti che non esistono, ampiamente superati dalla legislazione e dalla realtà. Gli impianti sono autorizzati sulla base di una normativa molto più che prudenziale. L’altezza dei pali, in particol modo ad Acquaviva, risponde ad esigenze tecniche di potenza del segnale. Si devono superare le altezze degli edifici vicini. Ritorno poi sulla salute pubblica: abbiamo fatto due incontri con i cittadini. E si è ribadito il concetto: più c’è un segnale buono, più le antenne coprono il territorio e meno problemi per la salute ci sono. E’ l’uso dell’apparecchio infatti che può dare problemi perché ‘scalda’ e ha potenze di trasmissione che possono superare i limiti quando c’è poco segnale. Se vogliamo davvero tutelare la salute pubblica qundi dobbiamo installare antenne. Punto.

            Si è fatto cenno ed è stato presentato un Odg sul personale Iss. Non è un mistero, è un’emergenza il reperimento di risorse professionali per l’Iss, emergenza che non nasce oggi e viene da lontano, riguarda aspetti normativi, du trattamento economico e argomenti legati al mercato del lavoro della professione sanitaria. Oggi discutiamo per esempio di responsabilità legale poi c’è il trattamento pensionistico. L’Iss deve andare a reperire risorse fuori territorio e deve avere una contrattualistica e una legislazione che possa essere messa in grado di competere con la vicina Italia, cosa che in questo momento non è. Dobbiamo mettere in campo modifiche normative e scelte politiche anche importanti, su cui stiamo lavorando e di cui presto darò conto, probabile anche dopo l’udienza con il Comitato esecutivo dell’Iss.

Sulla questione del rimborso delle prestazioni all’Italia: abbiamo già un accordo con il Ministero della Salute ed è iniziato un rimborso da luglio. L’accordo è su 500 mila euro mensili, non potevamo più rimandare l’obbligo per una cifra equivalente a 14 mln di euro. Cifra che è stata accantonata a suo tempo dal bilancio Iss. A questi 14 mln di euro si aggiungeranno altri 13 mln di euro, su cui si sta avviando iter di richiesta. Per quanto riguarda l’ISMAR5 -erroneamente indicato come quota capitaria dal Commissario Belluzzi-stiamo ragionando con il Ministero del Lavoro italiano per andare a modificare la Convenzione del ’74, cosa che andava fatta da tempo. Stiamo mettendo a punto la costituzione di un tavolo tecnico per ragionare con l’Italia su modalità che per San Marino rappresentano un problema oggettivo di sostenibilità non corrispondente alla realtà dei fatti. Discorso pensioni: sapete, visto che sulla sulla riforma sono stati fatti alcuni incontri, che è stato dato incarico di redigere un nuovo quadro tecnico sulle prospettive dei conti e sulla loro sostenibiità, dopo di chè intenzione della Segreteria è quella di calendarizzare in modo fitto una serie di incontri, spero a cadenza settimanale o bisettimanale, per entrare nel merito delle singole proposte di modifica e per permetterci di avere una proposta di legge prima possibile.

Sugli Emendamenti: le modifiche proposte non sono molto sostanziali, sono piccoli accorgimenti che devono essere spiegati nel dettaglio, ci prendiamo l’onere di farlo in modo tranquillo in giornata. Forniremo a tutti i commissari gli strumenti necessari per una giusta valutazione.

Il Consiglio di previdenza: avete rappresentanti dentro questo organismo -chi più e chi meno- che è chiamato a fare scelte sul primo pilastro. Cassa di Risparmio ha chiesto un incontro per fare una importante comunicazione sull’erogazione del 2012. Il governo da questo punto di vista ha chiesto un ulteriore incontro con il Cdp per venerdì mattina, per avanzare una proposta risolutiva che possa raccogliere il consenso del Consiglio di previdenza. Non ritengo giusto entrare nel dettaglio perchè è il Cdp l’organismo deputato a prendere decisioni e a cui sarà fatta la proposta. Ci saranno tempi e modi per fare in modo tutte le forze poitiche siano a conoscenza di questo percorso. Sull’audizione del Comitato esecutivo dell’Iss: l’impegno c’era già, ritengo utile proseguire il confronto in Commissione per informare i commissari sulle scelte in cantiere nei prossimi mesi. Scelte che saranno determinanti come la definzione del nuovo Atto organizzativo dell’Iss.

 San Marino, 10 OTTOBRE 2017/1

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