San Marino. Antonio Fabbri: Mazzini, ultime istanze istruttorie ammesse solo alcune richieste

San Marino. Antonio Fabbri: Mazzini, ultime istanze istruttorie ammesse solo alcune richieste

L’informazione di San Marino

Mazzini, ultime istanze istruttorie ammesse solo alcune richieste

Sì all’audizione di due dipendenti di Bcsm per il caso della tangente per la sede

Antonio Fabbri

Due giorni fa il giudice Gilberto Felici ha depositato il decreto con il quale ha risposto alle ulteriori istanze di supplemento istruttorio presentate,
in particolare dalla difesa di Podeschi e Baruca, nell’udienza dello scorso 28 febbraio. Di fatto sono state tutte rigettate le richieste degli avvocati Pagliai, Annetta e Campagna per ulteriori audizioni o per altre rogatorie da fare in Svizzera, mentre è stata accolta la richiesta degli stessi legali per una nuova calendarizzazione che, al termine delle previste audizioni di testimoni, consenta un tempo congruo per studiare le carte e prepararsi alle conclusioni e alle arringhe finali.

I legali avevano chiesto di poter ascoltare di nuovo l’ispettore Francioni, oltre al direttore Aif, Veronesi, e al comandante della Gendarmeria Faraone. In tutti questi casi, motivando la risposta, il giudice ha risposto negativamente all’istanza. Così pure ha detto no alla richiesta di
sentire gli ex Segretari di Stato Antonella Mularoni e Pasquale Valentini, ascoltati nell’ambito del procedimento cosiddetto “Podeschi bis”, ancora in istruttoria.

Il Giudice ha sottolineato, come già aveva fatto, che si tratta di procedimento separato con accuse distinte da quelle in esame nel processo Mazzini. Di qui il no alla richiesta di sentire gli ex Segretari di Stato. Rigettate, tra le altre, anche le istanze per nuove rogatorie in Svizzera
-ne sono già state fatte diverse- e per convocare il procuratore elvetico Tizzoni.

Accolta invece la richiesta istruttoria degli avvocati di parte civile dell’Eccellentissima camera che, dopo la scorsa audizione del dipendente di
Banca Centrale, Simone Della Balda che ha poi prodotto anche la richiesta documentazione in merito, avevano domandato di poter sentire i colleghi del testimone, Daniele Ercolani e Sara Rossini, per la vicenda della e-mail interna con la quale il vice direttore Bernardi chiedeva di preparare un assegno da 3.650.000 euro, parte della somma relativa all’acquisto della sede di Bcsm. Una e-mail stampata sulla quale venne apposto un appunto a mano nel quale si annotava che di assegni ne dovevano essere fatti due, uno da 3.050.000 e uno da 600.000.

Proprio quest’ultima tranche, secondo l’accusa, è la cosiddetta tangente per l’acquisto della sede di Bcsm. Di qui la richiesta di sentire gli altri dipendenti di Banca centrale la cui audizione è stata fissata dal giudice Felici per il 15 marzo.

Accolta anche l’istanza istruttoria formulata dall’avvocato di Gian Marco Marcucci, Maurizio Simoncini, che chiedeva di poter accedere alle carte del procedimento relativo alla truffa Gival, per visionare i verbali della sedute del Cda di Bcs che trattavano la vicenda. Il giudice ha accolto, sì, la richiesta, ma sarà la polizia giudiziaria a visionare gli atti e ad estrarre copie, non essendo possibile per il difensore accedere agli atti di un procedimento di cui non era parte. Il giudice evidenzia che, comunque, l’impossibilità eventuale di procedere a questo accesso, non potrà impedire la prosecuzione del procedimento.

Prossima udienza, quindi, il 14 marzo.

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