A San Marino il quadro politico che sembrava molto ben definito – forse troppo già ben definito – con la presentazione della nuova coalizione (o coalizione pigliatutto e gli altri si arrangino) forse si sta complicando.
Alleanza Popolare pare meno tranquilla dopo la non accettazione della proposta della ricandidatura di Antonella Mularoni agli Esteri e anche, forse, dopo quella ‘parentopoli‘ lanciata dal Movimento
Per San Marino, che potrebbe avere destato qualche sospetto per la contemporanea apertura da parte della Dc verso i ‘socialisti senza aggettivi’ di Simone Celli, considerati, all’ingrosso, vicini al suddetto Movimento.
Questa è la sensazione che si è avuta ieri sera alla festa di Sinistra Unita, dove hanno partecipato, fra i politici, uno accanto all’altro, solo Mario Venturini, Alleanza Popolare, ed Ivan Foschi, appunto di Su.
Fra l’altro Venturini e Foschi hanno ricordato il periodo in cui i due partititi hanno governato assieme (il primo
ed il secondo
governo post giugno 2006) per dare addosso, assieme, a Democrazia Cristiana e Partito dei Socialisti e dei Democratici, additati non certo come campioni di correttezza, trasparenza e credibilità politica in materia di corruzione – malavita (tema della serata).
Foschi e Venturini, ad esempio, hanno rivelato che la ‘Commissione Scaramella’ (in effetti sui giochi), che segnò quella stagione di governo, avrebbe dovuto concludersi con la censura di quattro personaggi: tre dell’opposizione (Gabriele Gatti, Claudio Podeschi e Pier Marino Menicucci, Pdcs) ed uno della maggioranza: il Segretario di Stato, Fiorenzo Stolfi (Psd).
Come dire: attenti, nomi importanti potrebbero venire fuori anche dalla Commissione Antimafia (Venturini e Foschi ne sono commissari) i cui lavori stanno per concludersi. Di certo nomi estranei a Sinistra Unita e ad Alleanza Popolare, ma, sottinteso, non ai due partiti segnati dalla precedente inchiesta, quella Scaramella. Appunto: Dc e Psd.
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