“Un appello alla cittadinanza a prendere sul serio questa ondata, inasprita dalle varianti molto più contagiose soprattutto per le fasce di età da 0 a 12 anni, che si sta riversando su famiglie e nonni. Comprendo la stanchezza, che è comune a tutti, ma se il nostro Paese potrà tornare in tempi brevi a respirare, sarà solo grazie al contributo di tutti”.
Sono queste le parole del segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta, che in un post su Facebook fa il punto sull’andamento della pandemia, durante la prima e la seconda ondata. “Il Covid – scrive Ciavatta – non è un gioco. Siamo entrati nella terza ondata di contagio e i nostri comportamenti sono determinanti per uscire da questo incubo. La vaccinazione non sarà sufficiente se non inverteremo la tendenza che ci vede nuovamente ai livelli di un anno fa. Gli isolamenti domiciliari sono tantissimi, i nuovi positivi quotidianamente preoccupanti, abbiamo dovuto interrompere l’operatività di alcuni reparti dell’ospedale per rafforzare le aree covid per l’ondata che ci sta assalendo. In questi grafici il confronto tra le due ondate: quella che stiamo affrontando è molto più complessa in termini di sacrifici del personale ospedaliero. Dura da 21 settimane con ritmi imparagonabili a quella precedente per numero di tamponi e positivi rilevati, che significano personale impegnato”.
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