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Asset, dubbi dei sindaci su oltre 1,2 milioni versati in contanti per acquistare azioni
Proseguendo nella lettura del rapporto del Collegio sindacale di Asset Banca, trasmesso a Bcsm a febbraio 2017 prima del commissariamento e della successiva liquidazione coatta amministrativa, emerge un’altra posizione, tra quelle esaminate a campione, nella quale i sindaci pongono l’accento su cospicui versamenti in contanti utilizzati per l’acquisizione di un numero rilevante di azioni della stessa banca. I sindaci pongono dubbi su questa posizione sia per il rilevante versamento di somme in contanti, fino a oltre 800 mila euro nell’arco di un solo anno, sia per il fatto che si è trattato di versamenti legati ad una posizione reddituale che non giustificherebbe disponibilità di contante così ingenti.
Scrivono i sindaci:
“Gasperoni Leo Marino è azionista per il tramite di Europa Trust spa, per € 1.259.880,00. Egli è pertanto parte correlata. La sua esposizione nei confronti della Banca si suddivide in due posizioni: – Quella sua personale” con “l’erogazione di mutuo di 92.000,00 euro acceso in data 18/07/2013 per il quale risultano pagate le rate solamente fino al 30/09/2016”.
Poi segnalano la posizione di una srl e infine pongono l’accento su un altro conto rilevando che “nell’arco di alcuni anni
il cliente ha versato un’importante somma in contanti (complessivamente €1.237.298,46) al solo scopo di sottoscrivere azioni della banca (in data 18.12.08 acquisto n. 9.556 azioni per un ctv €138.562, versamento in contanti di €156.000 in pari data; in data 29.01.09 acquisto n. 4.778 azioni per un ctv €74.059, versamento in contanti di € 74.000 in pari data; in data 16.03.09 acquisto n. 1.000 azioni per un ctv €15.500, versamento in contanti di €156.000 in pari data; in data 03.12.10 aumento c.s. di n. 3.834 azioni per un ctv € 38.340; in data 12.12.11 acquisto n. 106.820 azioni per un ctv € 1.068.200, versamento in contanti nel solo anno 2010 di €802.1 48,46)”.
Quindi il Collegio sindacale evidenzia un altro conto corrente con “un saldo attivo al 31 dicembre 2016 pari ad euro 180.117,67, conto corrente che ha uno scarso utilizzo e che non viene utilizzato se non per il pagamento delle commissioni a Europa Trust.
Nonostante tale investimento risulti scarsamente redditizio, il cliente paga interessi di mora sul prestito senza utilizzare le somme accantonate per l’investimento in azioni della banca e giacenti su c/c a lui intestati”. Situazioni che i sindaci rilevano come anomale. Tanto che, poi, aggiungono relativamente a questa posizione: “Si rileva inoltre che dalla disamina delle sue dichiarazioni dei redditi allegate alla sua posizione risulta un reddito dichiarato che non supporta economicamente le operazioni sopra esposte e che a fronte del valore e del modus operandi richiede un maggior approfondimento da parte dello scrivente Collegio”.