Immagine satirica tratta da Il Baracucco
Banca Centrale della Repubblica di San Marino è un ente tutto di proprietà sammarinese, in massima parte dello Stato sammarinese che, a quanto pare, può agire autonomamente contro San Marino
I vertici di Banca Centrale della Repubblica di San Marino non solo non hanno fatto quel che si erano impegnati a fare per il Paese (ad esempio il memorandum con Banca d’Italia) ed era loro dovere fare, ma hanno perfino danneggiato il settore finanziario sammarinese fino a pregiudicare – deliberatamente? scientemente? – l’intera economia del Paese, ormai prossima, secondo alcuni, al tracollo.
A Luca Papi e Stefano Caringi e altri chiamati a testimoniare a Forlì in un procedimento giudiziario (Re Nero), vanno aggiunti quelli che si sono presentati spontaneamente, cioè di loro propria iniziativa, alle Autorità italiane del settore, come Antonio Gumina, o addirittura non del settore, come Catia Tomasetti.
Nominato capo della Vigilanza nell’aprile 2011, già il successivo 27 giugno Gumina si è presentato di persona in Banca d’Italia per far sapere che Banca Tercas (Cassa di Risparmio di Teramo), col contributo dello Stato sammarinese era entrata in possesso di una banca a San Marino, la Banca del Titano (poi Smib), in violazione delle leggi italiane in materia bancaria e finanziaria. Ed a riprova ha consegnato la specifica relazione compilata, ad uso interno, da un dipendente di Banca Centrale, l’avv. dr. Francesco Ielpo.
Ebbene – l’anno scorso, governo Adesso.sm – la Presidente Tomasetti ha fatto di più. Di propria iniziativa – e, immaginiamo, col supporto del Consiglio Direttivo – è andata a riferire in merito al nostro sistema bancario e finanziario ai vertici dei Servizi Segreti italiani. Si è avuto notizia di questo fatto l’altro ieri grazie a L’Informazione di San Marino.
Ebbene ancora non è giunta notizia di reazione alcuna da esponenti del passato Governo, né dal Governo attuale, né dal Consiglio Direttivo col quale la Presidente Tomasetti ha sempre affermato di lavorare in sintonia come con i dipendenti.