San Marino. Banche e richiesta di sospensione in ballo la reputazione del sistema.

San Marino. Banche e richiesta di sospensione in ballo la reputazione del sistema.

L’informazione di San Marino

Banche e richiesta di sospensione in ballo la reputazione del sistema 

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Quella dell’invito alla sospensione per chi, nelle governance delle banche, ha a proprio carico procedimenti giudiziari, è una notizia che ha suscitato subbuglio nel mondo del credito e nel collegato mondo politico che si sarebbe subito mosso, a sua volta, per chiedere conto del perché Bcsm abbia l’ardire di procedere con provvedimenti normali. Tanto normali che anche gli organismi internazionali, con cui il Titano si interfaccia, da tempo premono perché dal punto di vista bancario e finanziario San Marino faccia anche un salto di qualità reputazionale. Una raccomandazione che deve essere stata reiterata anche negli ultimi recenti confronti con il Fondo monetario. E la lettera inviata alle banche, che a quanto si sa sarebbe stata recapitata da parte della Vigilanza di Banca Centrale cui compete proprio questa funzione, sarebbe basata su precisi dettati normativi. Leggi che, evidentemente, fino ad oggi sono state disattese.

L’invito alla sospensione e la decadenza I punti sarebbero due, sospensione e decadenza, e sono quelli previsti dalla legge sulle società, precisamente all’articolo 56 comma 9 della legge 47 del 2006.

Recita tale articolo rubricato

“Responsabilità degli amministratori”:

“1. Gli amministratori devono adempiere agli obblighi ad essi imposti dalla legge (…)

9. Gli amministratori, i sindaci, i revisori, i liquidatori ed i dirigenti sottoposti a procedimento penale per fatti inerenti la carica o per altri fatti di grave rilevanza penale possono essere sospesi dalle loro funzioni con provvedimento dello stesso organo o ufficio competente all’assegnazione dell’incarico. La condanna per i fatti di cui al presente comma comporta la decadenza definitiva dalla carica e l’incapacità ad assumere le funzioni di amministratore, liquidatore, sindaco, revisore o dirigente di società per il tempo che sarà fissato dalla sentenza”.

Se questo, dunque, è l’articolo di riferimento per tutte le società, ad esso si affianca la legge bancaria che pone grande attenzione ai requisiti reputazionali delle governance delle banche. Così, se da un lato la sospensione dovrebbe essere stabilita dagli organismi dell’istituto di credito – e a questo inviterebbe Bcsm – dall’altro lato, in caso di condanna, la decadenza dovrebbe intervenire in automatico. Ad oggi non è noto che sia avvenuta in alcun caso.

Quanti funzionari riguarda Per capire quanti esponenti delle governance delle banche siano interessati da questo “invito” di Bcsm, occorrerebbe ricostruire quanti e chi sono i dirigenti bancari che sono o sono stati sottoposti a procedimento penale in Italia e a San Marino. Di indagini ce ne sono diverse: da Re Nero a Varano, poi l’inchiesta Ibs sempre a Forlì, fino a vicende giudiziarie tutte sammarinesi. C’è poi da capire quante delle persone interessate dai procedimenti penali siano ancora nei Cda o organismi delle banche. Insomma, il conteggio non è così agevole, ma il numero degli interessati è ampio e deriva soprattutto dal fatto che nel corso degli anni nessuno – o pochissimi – ha fatto il fatidico passo indietro e nessuno, nelle stesse banche, ha provveduto a compiere una riflessione approfondita su questo che non è un problema di persone, di certo da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva, ma è un vero e proprio problema di sistema.

Reputazione problema di sistema Si pone dunque una questione reputazionale di sistema. Se infatti gli interlocutori – italiani ed esteri – del sistema bancario sammarinese ritengono lo stesso non affidabile perché non ha mai rinnovato le proprie governance che sono tuttora sottoposte a procedimenti penali, a San Marino si possono ideare i progetti migliori del mondo, ma questi, senza interlocutori, non decolleranno mai. Ora se si pensa che, a prescindere dall’opinione che a San Marino si ha sui processi Re Nero e Varano – con situazioni ben diverse sul piano degli sviluppi processuali – …ecco, se si pensa che in questi due processi, che vedono tra gli imputati soggetti tuttora al vertice del sistema bancario e finanziario sammarinese, Banca d’Italia è costituita parte civile, si comprende come gli interlocutori al di fuori del confine possano percepire il sistema bancario e finanziario sammarinese. Pare di poter dire, dunque, che la lettera di Bcsm che invita alla sospensione di chi ha procedimenti penali in corso, miri alla soluzione di un problema di reputazione generale. Infatti, quanto meno agli occhi degli interlocutori italiani e internazionali – e al di là delle sempre sbandierate norme sulla trasparenza e l’antiriciclaggio utilizzate come paravento per dire che siamo i più bravi di tutti – il sistema bancario sammarinese un problema reputazionale, probabilmente, ce l’ha.

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