Per il movimento Civico10 i dati dell’ultimo bollettino di statistica (IV trimestre del 2015) non sono così positivi come i segretari Arzilli (Industria) e Belluzzi (Lavoro) hanno tentato di far intendere durante la conferenza stampa. L’unico dato veritiero è quello riguardante l’aumento delle imprese: dalle 5.080 di fine 2014 alle 5.141 di fine 2015. Un incremento che interessa in particolare quelle esercitate in forma societaria e con zero dipendenti. Ma i dati positivi – sottolinea- si fermano qui.
Purtroppo per loro la realtà è diversa. Anche i non addetti ai lavori sanno bene che, dopo un crollo dell’economia come quello registrato in questi anni (-35% di Pil e oltre 1000 disoccupati in più), è facile ottenere un qualche risultato positivo persino senza varare alcun provvedimento. E’ più che normale, infatti, che una volta raschiato il cosiddetto “fondo del barile” – e noi lo stiamo facendo – la tendenza sia quella di risalire la china a prescindere dalle politiche che si mettono o non si mettono in campo.
Al netto degli accordi occupazionali che il Governo firma per potersi mostrare alle telecamere – dei quali non ci sarebbe alcun bisogno non prevedendo, perchè per le assunzioni basterebbe l’Ufficio del Lavoro – la realtà mostra una situazione su cui, purtroppo, c’è poco da stare allegri.
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