A chi si venderanno gli eventuali ‘San Marino bond‘ che potrebbero essere emessi dalla Repubblica di San Marino per dare ossigeno al suo sistema finanziario depauperato dallo scudo fiscale ter?
David Oddone di L’Informazione di San Marino: La risposta è: ai cinesi.
Almeno è la voce che circola in ambienti vicini a Banca Centrale.
Quanto ci sia di concreto è ancora presto per dirlo, di sicuro regna lo scetticismo sulla reale consistenza di una ipotesi di questo tipo.
Al momento bisogna fare i conti con la guerra spietata di Italia e Europa ai paradisi fiscali, il che significa che ci saranno maggiori controlli e normative ancora più stringenti.
Il Titano è impreparato verso lo tsunami che si abbatterà a breve su un sistema già in ginocchio. Negli ultimi anni infatti piuttosto che cercare un nuovo modo per fare economia, magari di concerto con i nostri vicini, si è preferito puntare verso un inutile braccio di ferro che ha paralizzato il Paese.
Le conseguenze rischiano di essere tragiche senza una inversione di tendenza, che molti analisti vedono passare dalle elezioni anticipate.
Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – ben 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni