San Marino bond, buona la seconda: piazzati 340 milioni di debito

San Marino bond, buona la seconda: piazzati 340 milioni di debito

Al secondo tentativo il piazzamento sul mercato dei primi titoli di debito pubblico della Repubblica di San Marino è andato a buon fine.

Ad annunciarlo è stato il Congresso di Stato in una conferenza stampa convocata d’urgenza a Palazzo Begni.

“Il piazzamento è avvenuto questa mattina – ha detto il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari – e in poche ora abbiamo raccolto richieste per 1,4 miliardi di euro. Un grande successo che conferma l’appetibilità del nostro Paese. Oggi per San Marino è stato un giorno molto importante”. 

Una richiesta tale che ha spinto il Governo e i suoi consulenti ad aumentare a 340 milioni il taglio del bond.

Soddisfazione anche il tasso di interesse strappato: il 3,25%. “È perfettamente in linea con i paesi con il nostro rating – ha detto Beccari – ed è in linea con i nostri parametri”. Concretamente significa circa 11 milioni di euro l’anno.

Per quanto riguarda la durata è di 3 anni così come preannunciato nei giorni scorsi.

 

Per il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti “sono state ripagate le politiche che il governo ha messo in campo nel 2020. Dalla lotta al Covid alla scelta di mettere in sicurezza il bilancio di Cassa di Risparmio con il titolo irredimibile”.

 

“C’è tanta soddisfazione – aggiunge Beccari – per i tanti che hanno creduto in maniera importante al nostro paese. Complessivamente hanno risposto all’offerta quasi 180 finanziatori istituzionali diversi”. Un aspetto doppiamente importante perché significa non avere pochi grandi creditori ma tanti piccoli.

“C’è grande fiducia e apprezzamento alla nostra economia – conclude Gatti -è un’operazione che conferma la capacità di poter andare sul mercato”.

Concretamente i soldi arriveranno nelle casse di San Marino già nella seconda parte della prossima settimana. “Servirà un decreto delegato d’urgenza con il regolamento per il bond che emetteremo a brevissimo” spiega Gatti.

Sul costo dei consulenti che hanno affiancato il governo, JP Morgan e Credit Suisse, Gatti non ha dato cifre precisa ma ha detto che è “sotto l’1% del bond”. 

 

Pochi giorni fa si era svolto il così detto roadshowil sondaggio presso gli investitori sull’emissione di obbligazioni da 300 milioni di euro. Secondo Reuters quella di San Marino è un’obbligazione senior a tre anni, che sarà valutata BB + con outlook negativo dall’agenzia di rating Fitch.

Trovano così conferma le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi circa un successo dell’operazione.

Il primo tentativo di piazzare i bond risale al 2020 ma non ha riscontrato particolare successo. Tant’è che il governo di San Marino aveva preferito rimandare al 2021 l’emissione. Nel frattempo ha chiesto un prestito ponte di 150 milioni di euro all’americana Cargill da ripagare alla fine del 2021.

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