San Marino Oggi: I 180 anni di relazioni diplomatiche ed economiche tra San Marino e il Brasile / Ben 30 prima di Lincoln l’imperatore Don Pietro chiese di poter diventare cittadino onorario. Intanto l’interscambio supera i 3 milioni di euro
L’interessamento, purtroppo sfumato, del Banco di Rio De Janeiro per un istituto di credito del Titano ha riportato all’attenzione di San Marino i rapporti con uno dei paesi dall’economia più frizzante del momento. Rapporti che però non sono solo recenti, ma vanno indietro nel tempo. Uno dei più interessanti sicuramente è quello risalente al 1830, quando il visconte di Pedra Branca, ambasciatore dell’imperatore del Brasile alla Corte di Francia, confidò a monsignor Sertori a Roma il desiderio dell’imperatore del Brasile di poter ricevere la cittadinanza onoraria di San Marino. La comunicazione fu riferita alla Reggenza di allora, composta da Giuliano Malpeli e da Marino Lonfernini che nella seduta del Consiglio del 23 maggio 1830 chiesero al Consiglio la concessione della cittadinanza. Nel verbale del Consiglio di allora, recuperato all’Archivio di Stato, si legge infatti che “questa relazione sentita dal General Consiglio con la più viva esultanza vedendosi quanto onore procaccerebbe alla Repubblica che uno de’ più potenti sovrani le dasse un tale attestato della sua stima e benevolenza”. E così fu deliberato che le maestà loro brasiliane e il visconte di Pedra Branca “s’intendessero già ricevuti in questa Cittadinanza”. Fu così che Don Pietro I imperatore Costituzionale del Brasile, la sua Agusta Sposa, l’imperatrice Donna Amalia e la “futura dinastia, in perpetuo” furono nominati “in fronte al Registro dei Patrizi Sammarinesi”. Tale riconoscimento fu concesso anche a Domenico Borges di Barros e sua discendenza, visconte di Pedra Branca e all’epoca ambasciatore del Brasile a Parigi.