“Un buon punto di partenza per riallacciare, rafforzare e intensificare le relazioni bilaterali con la vicina Italia”.
Così Lorenzo Bugli, presidente dei Giovani democristiani e consigliere del Partito democratico cristiano sammarinese, commenta l’esito dell’audizione congiunta tra Commissione Consiliare Affari Esteri di San Marino e la Commissione Affari Esteri del Senato italiano.
“Ritengo che la strada da fare sia ancora tanta soprattutto per addivenire al superamento della Convenzione del 1939, ormai anacronistica in alcuni suoi passaggi – spiega Bugli in una nota -. Va detto, ed è per questo che è importante insistere su questo fronte, che l’Accordo di associazione con l’Ue consentirebbe al nostro Paese di ovviare in maniera quasi automatica ad alcune criticità legate alle relazioni con l’Italia, dal caso targhe, ai frontalieri, senza dimenticare temi come telecomunicazioni e fiscalità. Il dialogo con i nostri vicini ha, d’altra parte, una doppia valenza. Da un lato, infatti, l’Italia rappresenta e deve continuare a rappresentare il nostro partner principale in campo economico e non solo. Dall’altro lato non possiamo dimenticare che anche San Marino ricopre una funzione di importanza strategica per la Repubblica italiana”.
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