SAN MARINO. In vista c’è un’enorme aumento della pressione fiscale. Mentre la soluzione è proprio l’opposto: snellire la Pubblica Amministrazione, spingere San Marino sui network internazionali, diminuire la pressione fiscale. Lorenzo Busignani di Ecso in una nota sottolinea quello che potrebbe essere il panorama economico, a partire dalla patrimoniale.
La famosa e odiata patrimoniale attacchera’ il settore immobiliare della nostra economia che ha subito il crollo maggiore, ma pur di racimolare 10 milioni di euro alcuni politici intendono continuare su questa strada, questi introiti non andranno in progetti di sviluppo ma andranno (come una goccia nel mare) nella spesa corrente. Un paese che ha una spesa corrente superiore al 95% non ha eguali al mondo, e anche qui gli interventi per limitare tale percentuale sono minimi. L’introduzione dell’imposta indiretta IVA per San Marino, se gestita alla sammarinese, rappresentera’ un ulteriore enorme aumento della pressione fiscale, gravando sul commercio interno, facendo perdere quel poco profitto (per colpa della crisi) che i commercianti hanno e aumentando contemporaneamente i costi dei beni e servizi a carico della popolazione e dei turisti. (…) Si deve intraprendere la strada opposta di quella percorsa, diminuendo la pressione fiscale, snellire la Pubblica Amministrazione e pubblicizzare San Marino e i suoi vantaggi nei network internazionali. In poco un paesino come San Marino con il suo potenziale puo’ diventare, nella legalita’ e trasparenza, come una tigre asiatica.